Cournooh: «Più tempo per ricostruire
E per Cantù questo è un vantaggio»

Il play-guardia non archivia ancora la stagione ma guarda già alla prossima.

La sconfitta di domenica a Cremona non è che l’ultimo dei passi falsi che hanno contraddistinto l’attuale stagione dalla Pallacanestro Cantù. Una squadra, la Mia oggi allenata da coach Carlo Recalcati, che anche prima dell’arrivo dell’attuale allenatore ha spesso accusato pesanti handicap nel corso della prima parte di gara, condizione che l’ha obbligata successivamente a rincorrere e, dunque, a esporsi agli eventuali ritorni degli avversari.

Play-guardia con un altro anno di contratto davanti, David Reginald Cournooh è uno dei pochi giocatori sicuro di rimanere a Cantù anche la prossima stagione. «Nel corso della stagione – spiega Cournooh - abbiamo avuto tanti altri e bassi. È una questione mentale. Ci sono state delle partite, troppe, nelle quali nel primo quarto non siamo scesi in campo».

Nei giorni scorsi, Recalcati ha indicato proprio in Cournooh uno degli italiani attorno al quale costruire la squadra del domani. «Per me questo sarà sicuramente da stimolo. Quando sono arrivato a Cantù ho accettato il progetto della società. Sono qui per rimettermi in gioco».

Quest’anno, però, i playoff sono ormai sfuggiti di mano. Ci sarà dunque più tempo per lavorare alla costruzione della squadra 2017-2018. «Sicuramente è un vantaggio», si lascia scappare il giocatore canturino, che crede nella possibilità di costruire un roster competitivo, magari più italiano rispetto all’attuale, come peraltro detto nei giorni scorsi dal suo allenatore.

«È importante - la chiosa - avere uno zoccolo duro composto da italiani attorno al quale costruire la squadra, aggiungendo gli stranieri».

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