Dalla, rap, Galdrake
Che musica Cantù

È la colonna sonora, unita a quella dei tamburi degli Eagles. Tamburi, bandiere, cori alla presentazione di Villa Calvi

Il rap di Johnson, i Queen di Stefanelli, passando da Lucio Dalla scelto da Frates. È la colonna sonora di Cantù, unita a quella dei tamburi degli Eagles. Tamburi, bandiere, cori e lo striscione: sono tornati i tifosi della curva. Lo hanno fatto nel cuore della città a Cantù, a Villa Calvi, per la presentazione della S.Bernardo-Cinelandia Park, che domenica esordirà nel campionato di A2. Leggermente a margine, nelle retrovie, ma ben visibili e chiassosi. Non si vedevano da un po’, per la scelta di non entrare al palazzetto: non c’erano l’anno scorso e non entreranno nemmeno quest’anno. Sostegno alla squadra, ma ancora tanta rabbia per la retrocessione nei cori. La ferita resta aperta.

Li vorrebbe, però, sugli spalti il presidente Roberto Allievi: «Molti sono delusi, lo sappiamo. Ma abbiamo fatto di tutto per essere protagonisti. La squadra, in più, è nostra, perché è di Tutti Insieme Cantù: abbiamo bisogno che torniate a Desio e lo dico con affetto anche agli Eagles».

Giuseppe Molteni, vicesindaco Cantù, punta su A e palazzetto: «Cantù e basket, il basket è Cantù, l’amministrazione farà tutto il possibile per riportare il basket in città. Speriamo che sia un anno di rinascita e di tornare dove dobbiamo essere, facendo tutti gli scongiuri».

È stata la serata aperta a 200 tifosi, con la squadra e staff sul palco allestito per l’occasione all’interno del parco, organizzata in collaborazione con Tutti Insieme Cantù e accompagnata nel vernissage dai conduttori Edoardo Ceriani e Gaia Bussandri. In platea alcuni ragazzi del Pgc, il Basket Club Tremezzina e, in rappresentanza del fratello Antonio, Edoardo Biella.

Sul palco, Angelo Passeri vicepresidente del club e di Tic («Vogliamo trasmettere vicinanza ai nostri soci, viviamo di eventi, di serate in mezzo alla gente»), il dt Fabrizio Frates («Sono tornato per saldare il debito con la famiglia Allievi e con i tifosi, visto che sono l’artefice del mancato ritorno immediato di Cantù in A nel ‘95»). E poi ogni singolo giocatore – accompagnato da un breve stacco musicale e dagli applausi della gente -, concentrato e ben consapevole nel confermare l’obiettivo della stagione, ovvero il ritorno in serie A, attraverso il lavoro e la conoscenza reciproca. Assolutamente di spessore il passaggio di Johnson, che si è esibito in un breve pezzo rap: applausi a scena aperta, per uno show non previsto. Al termine dell’intervento di capitan Luigi Sergio, nuovo coro degli Eagles: «Forza ragazzi!».

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