Dialogo con i tifosi
Le emozioni di Procida

«Gli applausi? È stata davvero una fortissima emozione, che ho provato poche altre volte. Ma non avevo la percezione di quello che accadeva»

Giovani e giovanissimi, per una volta la scena è tutta loro. Loro, del resto, sono i più vicini d’età a Gabriele Procida, protagonista dell’ultimo “Ask”, la rubrica su Instagram della Pallacanestro Cantù che vede i tifosi nelle vesti di intervistatori. Sono arrivate domande e grandi incitamenti e auguri per la carriera. @aalessandro.russo chiede cosa si prova a indossare una maglia così pesante già da così giovane: «Si prova una grandissima responsabilità ma, soprattutto, grande entusiasmo». Inevitabile una domanda (@youcancallmeseg) sul suo esordio in serie A: «Appena entrato avevo un po’ di tremarella e mi guardavo in giro. Onestamente mi ci sono voluti un paio di minuti per trovare la piena concentrazione e per ambientarmi». “In che squadra giocavi prima del Pgc?” (@pippo.monto) «Prima di arrivare a Cantù ho giocato a Lipomo, la squadra del mio paese».

Tante domande per Procida sulla partita in cui ha lasciato il segno, quella contro Venezia. Chiede @luke.tah_ cosa si prova a ricevere la fiducia del coach in una gara importante come quella contro Venezia? «Ricevere la fiducia dal proprio allenatore è molto importante quanto gratificante perché a tua volta acquisisci fiducia in te stesso e, di conseguenza, giochi sicuramente meglio». E ancora, sempre a proposito della Reyer “Come ti sei sentito quando hai segnato quelle tre triple e il pubblico ti acclamava?», domanda @yurimora_05: «È stata davvero una fortissima emozione, che ho provato poche altre volte. A dire la verità, però, non avevo la percezione di quello che accadeva sugli spalti quando ero in campo. Soltanto una volta rivista la partita, da casa, ho capito realmente cosa fosse successo».

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