E con la Pallacanestro Cantù
la solidarietà va a canestro

Ferma la squadra, il club è particolarmente attivo nell’ambito relativo all’emergenza coronavirus. Maglie all’asta: raccolti 6.500 euro (610 per quella di Pecchia) a favore della Croce Rossa.

Non è più tempo di giocare, eppure si può egualmente scendere in campo. Virtualmente, beninteso, ma con uno scopo ben preciso: quello di poter far del bene agli altri. E la Pallacanestro Cantù non si sottrae al proprio ruolo anche sociale, proponendo o fornendo collaborazione a iniziative volte a raccogliere fondi da destinare a chi è più direttamente impegnato nella quotidiana campale battaglia al coronavirus.

La prima iniziativa è già stata consegnata ieri agli archivi ed è servita a raccogliere 6.500 euro che andranno a sostenere in questo difficile momento la Croce Rossa di Cantù (l’intera donazione sarà destinata all’acquisto di un importante strumento di sanificazione per ambulanze e mezzi, oltre a una parte per l’acquisto di dispositivi di protezione per gli operatori). Si è trattato dell’asta benefica promossa in collaborazione con Tic, con la piattaforma Triboom e con lo sponsor tecnico Eye Sport.

L’iniziativa, denominata “Insieme per vincere un’altra sfida”, ha visto la vendita dei kit “Cantù 1936” e delle maglie indossate dai giocatori della S.Bernardo-Cinelandia in occasione del derby vinto a Milano lo scorso 5 gennaio.

La maglia che ha raccolto la cifra più alta è stata quella di Andrea Pecchia, battuta all’asta per 610 euro. A quota 600, invece quelle di Clark, Procida e Simioni. A 570 il capitano La Torre. C’è tanta Italia, come si può evincere, nel gradimento di chi ha partecipato all’asta. A seguire: 550 per Hayes, Ragland e Burnell, 260 per Wilson, 250 per Young e 160 per Baparapè.

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