Gabrielloni e Iovine
trai tifosi vip di Cantù

I due giocatori del Como in tribuna nella sfida

Una coda consistente ai botteghini e all’ingresso, il colore dei ragazzi del Pgc e del minibasket invitati dalla società. Qualche faccia nota che si aggira al palazzetto. E i numeri che confermano le sensazioni di un PalaBancoDesio più pieno: 2019 gli spettatori presenti, tutti compresi. Circa 1.300 gli abbonati, più tutti gli altri. La Cantù che vince incuriosisce, crea interesse. E richiama gente al palazzetto: non era uno degli obiettivi – personali e non solo – di coach Sodini?

Bello il colpo d’occhio offerto dal settore giovanile canturino, piazzato in gradinata alle spalle del canestro, con le maglie bianche e blu. Tutti hanno sfilato a fine primo tempo, presentati dallo speaker.

E poi c’erano in tribuna due “miti”: Antonello Riva e Viviana Ballabio, figli di un altro basket e di un’epoca diversa. Simone Giofrè, un vecchio amico della Pallacanestro Cantù, di cui è stato addetto stampa, era in tribuna: «Non so se riuscirò a tornare, ne ho approfittato», ha detto l’attuale direttore sportivo di Brindisi.

Dal calcio al basket – passione comune –, ancora “ebbri” per la vittoria contro l’Alessandria, a bordo campo c’erano i due giocatori del Como Alessio Iovine e Alessandro Gabrielloni, con l’addetto stampa Alessandro Camagni. Amano il basket, non sarà l’unica volta che si vedranno da queste parti. «Chi è il più forte di Cantù - chiede l’attaccante prima della partita –? Devo aggiungere una maglia alla mia collezione…».

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