Il ct Sacchetti in tribuna a Desio
È andato a vedere i suoi gioielli

Un ospite d’eccezione per Cantù-Cremona, sfida anche tra i suoi nuovi assistenti

Entra al palazzetto ed è impossibile non notarlo. Meo Sacchetti, ct della Nazionale italiana, era l’ospite d’onore della partita contro Cremona. Certamente per vedere all’opera alcuni dei “suoi” ragazzi – di sicuro Pecchia e Procida sponda Cantù -, ma anche per fare due chiacchiere con i suoi freschissimi assistenti, appena nominati, ossia i due allenatori che di lì a poco si sarebbero confrontati sul campo, ossia Piero Bucchi e Paolo Galbiati.

Foto di rito con entrambi: del resto, c’era mezzo staff tecnico della Nazionale era al PalaBancoDesio. E di Cremona, Sacchetti è anche un ex, seppur non freschissimo: la scorsa estate, quando la Vanoli era al bivio tra iscrizione o rinuncia al campionato, il tecnico decise di mollare tutto e accasarsi alla Fortitudo Bologna, esperienza conclusa a dicembre con l’esonero. Fatte le foto, salutati i suoi assistenti e la dirigenza canturina – lungo conciliabolo prima della partita tra Roberto Allievi, Sergio Paparelli, Antonio Biella e Angelo Passeri -, Sacchetti si è accomodato in tribuna, al fianco di un’altra leggenda, Pierluigi Marzorati.

Nel vuoto del palazzetto, i pochi presenti erano impegnati a guardare gli smartphone per vedere in diretta i risultati della concorrenza. Ferma Trento per Covid contro Sassari, caduta rovinosa di Reggio Emilia per 70-96 in casa contro Trieste (fatto che “nobilita” per quel che serve, la sconfitta di Cantù al PalaRubini), mentre Varese ha abbattuto in casa Pesaro con un perentorio 81-68, dimostrando di essere molto più che viva e tutt’altro che morta. Per Cantù sarà ancora lunga, molto lunga.

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