Il Pgc è una fucina di talenti
Adesso è anche certificato

A certificare questo dato è Italhoop, il sito specializzato nella pallacanestro giovanile

Undici giocatori del Progetto Giovani Cantù sono tra i migliori talenti del panorama giovanile nazionale. A certificare questo dato è Italhoop, il sito specializzato nella pallacanestro giovanile, dove vengono fornite notizie, valutazioni, video e scouting dei più forti prospetti italiani.

Ebbene, il must di questo sito, una sorta di bibbia per gli addetti ai lavori, sono i ranking dei Top25, vale a dire le classifiche dei migliori 25 giocatori di ciascuna annata. Per questa stagione vengono prese in esame le annate dei nati dal 2001 al 2006. Con l’aiuto di Sergio Borghi, il responsabile tecnico del Pgc, proviamo a focalizzare i giovani canturini.

La premessa è che nelle due annate maggiori (2001 e 2002) sono presenti giocatori di livello assoluto, già inseriti nei campionati professionistici. Il numero uno dei 2001 ad esempio è nientedimeno che Niccolò Mannion, fresco di ingaggio in Nba nei Golden State Warrios. In questa annata è presente un solo giocatore canturino: Patrick Gatti (in prestito biennale a Bernareggio in B). Fermo da febbraio per la rottura del crociato, Gatti è in posizione n. 20. «Speriamo che rientri prima di fine stagione perché se lo merita - sottolinea Borghi -. Già l’anno scorso ha fatto vedere le sue qualità».

Passiamo ai 2002. E dietro Banchero, altro fuoriclasse di scuola americana, ecco sul secondo gradino il nostro Gabriele Procida, punta di diamante del vivaio di Cantù, a precedere un altro pezzo da novanta come Grant. Al n. 22 un altro canturino, Lorenzo Ziviani (in prestito a Mantova in A2).

«Con i primi tre compreso Procida siamo nell’élite europea, se non mondiale - fa presente il tecnico del Pgc -. Quanto a Ziviani è un ragazzo che abbiamo fortemente voluto. Oserei dire però che il ranking dei 2002 è un po’ risicato nei confronti dei nostri giocatori: meritava di starci qualcun altro, anche scegliendo a caso...».

Nella Top25 dei 2003 invece, anch’essa guidata da talenti del calibro di Spagnolo e Casarin, troviamo un gioiello del Pgc in rampa di lancio: Dejan Bresolin, reduce dal debutto in serie A contro Roma. Il centrone di Albate è in posizione n. 17. «Un ragazzo cresciuto da noi fin dal minibasket e che si è sempre distinto per la presenza fisica, ma in continua evoluzione tecnica grazie alla sua determinazione. E la serie A non è un punto d’arrivo, bensì deve servire da sprone» dichiara Borghi.

Veniamo ai 2004 e in questa annata Cantù brilla più che mai, con tre giocatori nei primi dieci della classifica: Davide Brembilla (6), Stefano Elli (9) e Gabriele Tarallo (10).

«Tre giocatori che sono da sempre fra i primi dieci. Elli è cresciuto interamente da noi, gli altri due sono stati reclutati due anni fa. Il 2004 è un’annata per noi importante (argento alle finali nazionali Under 15 del 2019, ndr)».

Nei 2005 una nuova stella canturina proveniente da Rovagnate (ci ricorda un illustre predecessore, Antonello Riva…), vale a dire Riccardo Greppi, 14 anni per 207 cm (e può crescere ancora). È all’11° posto nel ranking.

«Forse uno dei migliori prospetti fisici d’Italia. Difficile trovarne un altro come lui. Però non si deve accontentare della fisicità, deve capire se vuole rimanere a questi livelli o fare di più».

Chiudiamo la panoramica con i 2006. E anche qui Cantù cala il tris, ma Borghi fa una puntualizzazione. «Tutti e tre sono arrivati da noi da due mesi, e quindi non è merito nostro. Anche se ne abbiamo già apprezzato le qualità». Parliamo, infatti, dei gemelli Federico e Alessandro Mazzoleni (4° e 6° posto) reclutati da Olbia e di Dioum (22°) dalla Rondinella Sesto. «I primi due hanno già dimostrato di avere ottime capacità, mentre Dioum che ha iniziato a giocare a basket da poco può fare un percorso come Greppi».

E i 2007? Anche qui i talenti in erba del Pgc non mancano. Ma ne riparleremo l’anno prossimo.

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