La storia di Donvito, sommelier-play
«Se posso gioco nel Basket Como»
Ha vissuto gli anni dei fasti della A con la Comense, ora si rimette in gioco in C
Curiosa e simpatica la vita cestistica di Valentina Donvito. Fin dal suo approdo alla Comense nel 2003. «Lavoravo in una radio a Varese e studiavo all’università, e nel mentre giocavo in Svizzera a Riva San Vitale. Finché un giorno chiamai Lambruschi e gli dissi: ti interessa una play-guardia ? Lui mi fece provare, e così... quell’anno vinsi lo scudetto, come cambio di Cirone».
E così altrettanto dal “nulla” la 39enne triestina è riapparsa in campo poche settimane fa in serie C nel Basket Como, reclutata dall’ex compagna nerostellata e ora coach biancorossa Susanna Stabile. Donvito infatti aveva salutato la Comense nel 2012, dopo otto anni con 170 presenze e 822 punti (intervallati da un campionato a Umbertide).
»Ai tempi della Comense – ricorda - ero diventata sommelier facendo un corso a Como. All’inizio era un hobby, poi ho iniziato a lavorarci in Sicilia. Sei mesi in prova e poi assunta da una casa vinicola. Organizzavo eventi e vendevo ai privati. Ho anche fatto un corso a Londra e adesso sto studiando per rimanere in questo campo perché mi interessa. Però in Sicilia non avevo amicizie, vivevo sull’Etna e vedevo solo stranieri. Così mi è venuta voglia di tornare al Nord, perché là il posto era bello ma mi mancava tutto il resto».
Infine l’inaspettata ricomparsa in campo a Como. «Susy (Stabile) mi ha chiesto se potevo darle una mano. Io non volevo rimangiarmi la decisione di aver smesso col basket. Ma visto che ora abito a Milano e che mi sono sempre tenuta in forma con altri sport ho accettato. Andrò però molto saltuariamente. Anche perché sono stata abituata a giocare in modo professionale e non riesco a vivere il basket diversamente».
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