La Tic fa quadrato con Cantù
«Sodini ci entusiasma»

Polato e Malagoli i volti nuovi nel consigli di amministrazione

Una Pallacanestro Cantù più forte non può prescindere da una Tutti Insieme Cantù più solida. L’azionariato popolare che sostiene la proprietà diffusa del club sportivo si è ritrovato al Parco del Bersagliere per fare il punto della situazione e guardare al futuro e alle tante sfide che attendono tutte le realtà legate al basket in Brianza.

L’assemblea – presenti fisicamente una cinquantina di soci, più di cento con le deleghe – oltre all’approvazione del bilancio al 30 giugno 2020, ha deciso l’allargamento del cda a due figure: i nuovi ingressi sono quelli di Martina Polato, figlia del compianto Stefano recentemente scomparso, e di Paolo Malagoli, uno dei soci fondatori e da sempre molto vicino, seppur dietro le quinte, alla vita di Tic.

«Stiamo crescendo – ha detto il presidente di Tic Angelo Passeri - e con Cantù Next si sta predisponendo un piano pluriennale: vogliamo farlo anche con Tic». Al tavolo, con Passeri, c’erano Andrea Mauri ad di Cantù Next che ha illustrato nel dettaglio il piano di crescita legato alla costruzione e alla gestione della nuova arena, mentre Roberto Allievi ha fatto per i soci Tic un resoconto della passata stagione e illustrato i progetti per quella che sta per iniziare. A chiudere il quadro dei relatori, i membri del cda Simone Busnelli e Fabio Frigerio e a Lorenzo Butti, socio Tic e membro del collegio sindacale di Pallacanestro Cantù.

«Ci sono state molte domande sulla scorsa stagione – ha proseguito Passeri -: abbiamo spiegato le problematiche ambientali e quanto abbia influito la mancanza di ricavi, così come le traversie interne alla squadra che abbiamo riscontrato. Abbiamo ribadito che ricominceremo ad occuparci in maniera più forte della parte tecnica grazie al coinvolgimento di Arrigoni e Frates. Sodini? Intorno al suo nome ho registrato un sincero entusiasmo».

Anche per Tic non è stato un periodo semplice. La vita societaria è stata messa a dura prova dal Covid e gli appuntamenti on line che si sono susseguiti nei mesi scorsi hanno creato qualche grattacapo: «Ora però ho visto grande entusiasmo sulla parte aziendale, c’è grande attesa per il palasport, perché tutti hanno capito quanto sia fondamentale tornare a giocare a casa nostra. Era impensabile poter portare avanti contemporaneamente 3 milioni di gestione ordinaria per il club e 2,5 di pregresso, fatto che ha tolto risorse. Su questo in passato nelle riunioni on line c’era stata forse qualche incomprensione. Ora invece – ha chiuso il presidente di Tic - il quadro della situazione è chiaro a tutti».

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