Basket / Cantù - Mariano
Venerdì 28 Agosto 2020
Lambruschi va sempre oltre
Ora è anche personal trainer
L’ex coach di Cantù e Comense ha dato vita alla sua nuova attività. «Lavoro personalizzato sui fondamentali e sulla parte debole dell’atleta»
Il caso vuole che sia tornato a fare basket proprio nella sua Albate. Da Marina di Ragusa, dove ha spostato la residenza ormai da tre anni, Gianni Lambruschi è infatti tornato a Como per gli impegni estivi.
Dapprima il camp del Cucciago Bulls a Madesimo, poi il Day Camp al PalaBlackcourth di Albate («i ragazzi sarebbero andati avanti per altre tre settimane… dopo tre mesi chiusi in casa»), poi ancora allenamenti personalizzati sempre sul campo albatese.
Un’estate di lavoro dunque per il coach ex Cantù e Comense. Che per l’occasione ha presentato la sua nuova attività di personal trainer, con il brand “Be Able”. «È quello che in America si chiama workout - spiega - cioè lavoro fuori stagione. In Italia non esiste se non sotto forma di camp. Nel mio caso invece faccio un lavoro personalizzato sui fondamentali e sulla parte più debole del giocatore. Ad Albate ho avuto un gruppo di una dozzina di ragazzi e ragazze, che giocano dalla A2 maschile e dalla A1 femminile in giù, e quindi non riuscendo a seguirne due-tre alla volta ho dovuto fare una cosa che andasse bene un po’ per tutti. Magari faremo qualcosa anche a fine agosto. Però per essere l’inizio, direi che sono a buon punto. Tra la Sicilia e Como ho lavorato con 25 giocatori».
“Be Able” sarà operativo anche in inverno? «La mia idea è di collaborare con alcune società in Sicilia, ma se dovessero chiamarmi anche da altre parti, io ci sono».
La carriera di allenatore dunque è finita un anno fa, con il terzo posto di Ragusa alle finali nazionali Under 14 femminili? «Giù ho un paio di gruppetti di giovani e in più sono coinvolto con la serie B maschile di Ragusa. Diciamo che il lavoro non manca. In ogni caso non mi interessa più lavorare con i senior, sarebbe solo un tornaconto economico e non una passione».
Lambruschi capostipite della scuola giovanile canturina: che impressione fa vedere Roberto Allievi presidente della Pallacanestro Cantù? «Ai miei tempi c’era il “sciur” Aldo, e Roberto era il vice. Siamo amici di vecchia data. Penso - dice Lambruschi - che abbiano preso Roberto per il cuore, perché di esperienza ne ha da vendere a tutti i livelli, e per la capacità di far fruttare gli investimenti. La famiglia Allievi è sempre stata parsimoniosa, ma al momento buono ha saputo fare gli investimenti giusti per il settore giovanile e per la serie A».
Poi dipenderà anche da quello che sta intorno - la chiosa -, come gli sponsor e il fatto che il campionato partirà senza pubblico. Però non posso che essere contento».
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