«Le annate dispari
da anticipare di un anno»
Dopo la chiusura di tutti i campionati, si cercano soluzioni ideali per la prossima stagione. La proposta per le due categorie maggiori giovanili raccoglie i consensi di alcune delle principali realtà del nostro territorio.
Uno degli argomenti già in discussione dopo la progressiva chiusura di tutti i campionati di pallacanestro, riguarda le categorie giovanili della prossima stagione. Considerato che il ritorno alle annate dispari delle due categorie maggiori (U16 e U18 diventano U17 e U19) abbandonate nel 2014, è già in cantiere per la stagione 2021/22, l’opinione generale delle società comasche è quella di anticipare il passaggio già nel prossimo anno sportivo.
Nel nostro territorio abbiamo la fortuna di avere due realtà leader in Italia nel basket giovanile: Progetto Giovani Cantù nel maschile e Costa Masnaga nel femminile. Proprio Costa ha scritto al presidente regionale della Fip e a tutte le società lombarde proponendo “di anticipare il ritorno alle annate dispari, in modo tale da consentire ai 2002 di completare la formazione e ai 2007 di fare la prima stagione piena”.
«È quello che penso anch’io - dice Sergio Borghi del Pgc -. Credo infatti che la cosa migliore sia allinearsi sulle annate dispari, appunto per permettere agli Under 18 di completare il percorso giovanile. Per una volta però la federazione dovrà uscire dalle logiche geopolitiche, e guardare alla realtà delle cose. Perché i problemi delle giovanili, oltre a quello delle annate, saranno tanti».
Innanzitutto secondo Borghi «difficilmente la riapertura dei campionati potrà avvenire nelle date canoniche. Per cui sarà necessario ridurre il numero di partite e restringere i format dei campionati».
Anche Sergio Del Vecchio della Pallacanestro Erba sposa la linea delle annate dispari. «Bisogna farlo già nella prossima stagione, in modo che 2002 e 2007 possano completare l’anno di formazione che altrimenti rimarrebbe a metà. Ci sono altre proposte sul cambio delle annate, ma per me questa è quella ottimale».
Massimiliano Mazzali della Virtus Cermenate ha una prospettiva diversa: «Agonisticamente sarebbe interessante anticipare il ritorno alle annate dispari, in modo da garantire agli atleti che non hanno potuto finire la stagione, di rifare il campionato traslandolo di un anno. Nel contempo però ci sono diversi aspetti burocratici e amministrativi da chiarire: allungando di un anno la carriera giovanile, cosa succede con svincolo, parametri e tesseramenti?».
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