L’estate calda canturina
è già l’ora delle scadenze

I vari passaggi: dall’iscrizione alla serie A alla fidejussione e a tutti gli altri adempimenti. Niente più “3+4+5”, ecco il “6+6”. Resta il “5+5”

La stagione non si è ancora conclusa poiché i playoff scudetto sono tuttora in corso, ma escluse le dirette interessate all’atto finale, tutte le altre società sono già proiettate al domani. Alla prossima, di annata sportiva. Che, peraltro, si presenterà con una novità poiché dal 2018-2019 e fino al 30 giugno 2022 i club partecipanti al campionato di serie A potranno optare per due differenti formule per l’iscrizione dei propri atleti a referto che non sono più le stesse di quelle attualmente in vigore.

Nello specifico, potranno scegliere la formula cosiddetta del “cinque+cinque”, oppure la formula alternativa, altresì detta “sei+sei”. La prima formula prevede che le società possano inserire a referto cinque atleti di formazione italiana, più cinque non di formazione italiana, la seconda prevede sei cestisti di formazione italiana e altrettanti di formazione non italiana. Ma in nell’eventualità di quest’ultima scelta, il club dovrà versare una luxury tax da 40mila euro come avveniva per il precedente format 3+4+5.

Il cambiamento più radicale è senza dubbio l’abolizione del vincolo di passaporto cioè della distinzione tra i giocatori cosiddetti “comunitari” (atleti che arrivano da Stati appartenenti alla Fiba Europe e alla “convenzione di Cotonou”) ed “extracomunitari”: dalla prossima stagione, infatti, tutti gli atleti non di formazione italiana saranno considerati, dal punto di vista burocratico, allo stesso modo.

Per quanto concerne invece gli adempimenti che le società saranno chiamate a ottemperare ai fini dell’ammissione al prossimo campionato, entro l’altro ieri dovevano aver trasmesso una fitta documentazione alla federazione nella quale si attestava di aver dimostrato il rispetto di alcune condizioni essenziali. In particolare: 1) avere al 31 marzo scorso un rapporto ricavi/indebitamento/patrimonio netto con quoziente non inferiore a 1,8 (con un indebitamento complessivo riferito sempre alla medesima data non superiore del 10%rispetto a quello esposto alla data del 30 giugno 2017); 2) avere al 31 marzo scorso un rapporto patrimonio netto/diritti pluriennali alle prestazioni sportive degli atleti, al netto dei relativi fondi di ammortamento, con quoziente non inferiore a 0,50; 3) aver adempiuto fino al 30 aprile scorso a ogni obbligazione nei confronti dei propri tesserati e nei confronti del Fondo Accantonamento Fine Carriera.

Le società che non avranno rispettato le condizioni nonché gli obblighi documentali previsti verranno informate entro il 2 luglio dei motivi che determinano l’eventuale non ammissione al campionato professionistico. A fronte di ciò, potranno regolarizzare le loro posizioni entro il 10 luglio. Nel frattempo si dovrà provvedere al deposito della fideiussione di 250mila euro. Entro il 12 luglio la Com.Te.C. comunicherà alla Fip l’elenco delle squadre che hanno adempiuto, e non, alle condizioni. La Fip provvederà all’iscrizione delle società al campionato di serie A entro il termine del 20 luglio

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