Mauri: «Il turno in meno in Europa?
Per una volta ci è andata bene»

L’ad di Pallacanestro Cantù: «Non c’è dubbio, questa rinuncia e il conseguente aggiornamento del quadro dei preliminari ci dà un aiuto»

Una notizia buona, che avvicina Cantù all’Europa: la rinuncia alla Champions League dei turchi dell’Eskisehir e la conseguente promozione nel girone C dei lituani del Lietkabelis Panevezys, è come una carta sconto per Cantù. Che, ora, per arrivare alla fase a gironi, dovrà superare due turni e non più tre: un inatteso colpo di fortuna.

E, di conseguenza, questa opportunità, avvicina Cantù anche ai programmi societari che vedono il consolidamento del “marchio Cantù” anche al di fuori dell’Italia.

«Non c’è dubbio – ammette Andrea Mauri, amministratore delegato della Pallacanestro Cantù -: questa rinuncia e il conseguente aggiornamento del quadro dei preliminari ci dà un aiuto. Sarebbe stata la terza sfida in pochi giorni e sarebbe stata una partita dura, perché parliamo di un’avversaria forte tecnicamente. Diciamo che, per una volta, è andata bene. Detto questo, resta il fatto che bisogna vincere le due partite precedenti, altrimenti di che parliamo?»

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