Oldoini e Torino
«Avversaria diretta»

«Il possibile primo posto? Sarebbe importante per il morale, ma sono altri i nostri obiettivi in questo momento»

«Il possibile primo posto? Sarebbe importante per il morale, ma sono altri i nostri obiettivi in questo momento». Si avvicina la sfida tra Cantù e Torino, ed è già una partita a suo modo importante.

Perché richiama alla serie A e perché le due squadre sono tra le quattro rimaste a punteggio pieno – le altre sono Mantova e Udine - dopo due turni di campionato in serie A2. Cantù fa quindi le prove per una prima minifuga.

E che Torino possa essere una possibile rivale per la promozione diretta è cosa nota. La conferma arriva dal cuore dello staff tecnico della S.Bernardo-Cinelandia Park, dalla voce di Max Oldoini, assistente di Sodini: «Torino è una nostra “competitor”, costruita per provare ad arrivare in fondo, come del resto ha fatto lo scorso anno, perdendo la finale playoff».

«Sono cambiati alcuni giocatori, ma sono stati rimpiazzati da giocatori di ottima qualità. Le due vittorie in avvio non sono un caso, ma danno un segnale importante anche al campionato: Torino c’è, è un’ottima squadra, con fisicità e talento tecnico, con una coppia di americani importante e con l’esperienza di De Vico sceso dalla serie A».

Cantù però ha pronte tante carte da giocare: «Ma ci serve ancora più solidità all’interno della partita e la si allena nel corso della settimana. Vogliamo comunque riuscire a vincere questa partita, con determinazione e orgoglio. Ma sappiamo che non sarà facile, non ci aspettiamo sconti».

Insomma, si lavora per migliorare, senza pensare alla classifica: «Noi dobbiamo crescere come squadra, oltre a battere il chiodo sul lavoro individuale che ci permetta anche di migliorare le nostre qualità: queste sono le priorità.

Ovvio che faccia piacere vincere e raccogliere in partita i frutti del lavoro, e infatti l’obiettivo è vincere il più possibile. Ora siamo davvero concentrati su altri aspetti: vogliamo far sì che i nostri giocatori arrivino a un periodo in cui tutti saranno nella forma fisica ideale per contribuire al salto di qualità».

Viene anche da pensare che la vera Cantù non si sia ancora vista, un po’ perché il rodaggio è in corso e un po’ perché Bucarelli non ha mai giocato: «Vero, tra l’altro c’è stato anche qualche alto e basso. Il concetto è che c’è bisogno davvero di tutti per disputare il campionato che abbiamo in mente. Però, pur mancando Bucarelli, che chi è andato in campo ha cercato di dare un contributo. Sul recupero del giocatore, dico che sta migliorando, vediamo nei prossimi giorni se sarà possibile utilizzarlo: accelerare potrebbe non essere la scelta migliore».

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