Baldi Rossi una bomba: «Quel tiro un sollievo»

Intervista «Aspettavo quel tiro – dice il giocatore - non con ansia, ma certamente ci voleva»

Se la famosa telefonata di Massimo Lopez - in una pubblicità anni ’90 della Telecom – allungava la vita, un tiro da 3 segnato subito può sicuramente cambiare l’umore a un giocatore. E la performance in una partita. Per Filippo Baldi Rossi, lungo atipico con la mania delle “bombe”, segnare contro Trapani al primo tentativo un tiro da oltre l’arco è stata davvero una liberazione. Il perché è presto detto: arrivata da un clamoroso, per le sue medie, 0/13 nelle ultime tre partite: contro Rieti, Cremona e Treviglio aveva sempre mancato il bersaglio, pur prendendosi anche tiri ottimi. Segnata la prima, ne ha messe altre due, ne ha sbagliata una, per poi chiudere con un ottimo 4/5 con 14 punti totali.

L’esultanza dopo la “bomba” liberatoria ha detto tutto: «Aspettavo quel tiro – dice il giocatore - non con ansia, ma certamente ci voleva. Non sono due-tre giornate storte che mi spaventano. Ma guarda caso, sono partito bene in difesa e quel tiro mi ha certamente sbloccato. Ma dico la verità: se da martedì a sabato in allenamento i tiri entrano, non possono non entrare anche la domenica». Del resto, il primo a non essere preoccupato per quei tre passaggi a vuoto era proprio il suo l’allenatore: «Nel far sentire la fiducia ai giocatori, Sacchetti è un maestro».

Baldi Rossi è tornato a fare il Baldi Rossi, ma quando si vedrà la vera Cantù? «Partiamo dal fatto che i miglioramenti sono in corso. Abbiamo una maggiore fluidità in attacco unita a una bella difesa che ci dà bilanciamento. La sfortuna non ci ha fatto sconti: conviviamo con infortuni e acciacchi da agosto». A proposito di difesa forte, sta emergendo questa caratteristica del tutto atipica per le squadre di coach Sacchetti: «Il dato salta all’occhio perché in attacco, a fronte di scelte, abbiamo avuto a rotazione giornate poco rosee nelle percentuali, ma erano tiri giusti. Forse eravamo un po’ sfiduciati, quando invece non avremmo dovuto esserlo. L’attacco migliorerà».

Una decina di anni fa, Baldi Rossi disputò l’A2, vincendola con Trento. Ora l’ha ritrovata con Cantù: «Allora era più “sporca e rognosa”, senza nulla togliere a quella di oggi, forse c’è un po’ meno qualità. Forse miscelando la vecchia B1 e la A2 il livello si è un po’ abbassato. Detto questo, nulla è pronosticabile. E l’esempio è presto fatto: contro Trapani sembrava sulla carta una partita senza storia, invece abbiamo sofferto fino alla fine».

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