Cagnardi non è morbido con Cantù. «Serve capire che squadra siamo»

Basket A2 La sconfitta in casa contro Treviglio alla seconda di campionato ha lasciato il segno. «L’andamento dice che non si è ancora pronti a livello mentale per affrontare queste sfide»

Dopo la bella e convincente vittoria contro la JuviCremona, ci si aspettava di dare continuità contro un avversario meno quotato ma non meno ostico. Invece, sul neutro di Casale e già alla seconda di campionato, per l’Acqua S.Bernardo Cantù è arrivato uno stop amaro e che lascia molti interrogativi sulla rosa.

La gestione del match è stata molto altalenante, lo stesso coach Devis Cagnardi non ha mancato di sottolineare quanto la tenuta mentale dei biancoblù probabilmente non sia ancora adeguata e degna di una formazione che deve lottare per vincere il campionato.

«Gli errori difensivi»

Ecco perché andrebbe registrato qualcosa nella gestione delle partite: «Abbiamo sofferto dal primo momento e siamo sempre stati sotto, poi abbiamo messo la testa avanti e l’abbiamo fatto bene, stringendo le maglie difensive e siamo andati a +5. Poi però siamo tornati a commettere gli stessi errori difensivi, con troppa passività e lasciando l’iniziativa ai nostri avversari che sono molto bravi e sanno giocare molto bene a pallacanestro».

Tutto materiale per le prossime gare, a partire dal turno infrasettimanale con la trasferta di Latina.

Il campionato è appena iniziato, ma Cantù non può già trascinarsi nei rimpianti: «Abbiamo sprecato un’occasione molto importante – ha detto Cagnardi – non solo per i due punti persi in classifica, ma anche perché sarebbe stata una vittoria che ci avrebbe dato molta fiducia e morale, alla ricerca del nostro obiettivo. Purtroppo l’andamento dice che evidentemente non siamo ancora pronti a livello mentale per affrontare questo tipo di partite, dobbiamo crescere e migliorare anche sotto questo aspetto però non abbiamo tempo per lavorarci anche perché si gioca subito».

Allora bisogna analizzare in fretta quanto non è andato, soprattutto in fase difensiva perché Cantù ha subito tanto: «Senz’altro dobbiamo farci trovare più duri dal punto di vista difensivo, abbiamo subito 90 punti in casa e questo è un dato fondamentale non solo in riferimento alla partita, ma anche per il nostro lavoro in vista del prosieguo della stagione».

«Non è semplice»

Qualche alibi comunque c’è (l’assenza di Cesana che impedisce di avere rotazioni ampie), ma va detto che Cagnardi non intende perseguire questa strada delle scusanti: «Abbiamo bisogno di una mentalità che faccia in modo che non si vedano alibi, come la panchina accorciata per l’assenza di Cesana, perché la verità è che alla fine del secondo quarto avevamo fatto 7 falli e subito 48 punti e su questi aspetti dobbiamo lavorare in palestra e dal punto di vista mentale. Dobbiamo capire che tipo di squadra vogliamo essere. In questo momento non è semplice per noi tenere 40 minuti con la stessa continuità di energie che vorremmo, però possiamo e dobbiamo dare segnali su quelle che devono essere le nostre caratteristiche quando scendiamo in campo».

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