Cantù per la A
Di fronte un bunker

Sotto stasera con Scafati. La squadra che, più di tutte, sa cosa significhi “fattore campo”: non perde in casa da aprile 2021

Cuori in alto, fiducia alle stelle, con un sogno in testa: la serie A. Cantù la vuole: è il pensiero fisso dallo scorso giugno, la squadra è stata costruita per tornare immediatamente nella sua “casa”, non ha mai nascosto le proprie ambizioni. E sogna l’impresa. Già, perché la serie di finali che comincia oggi contro Scafati – palla a due alle 20.45 al PalaMangano – non sarà affatto una passeggiata.

Si gioca al meglio delle cinque partite, ma stavolta la S.Bernardo non avrà il fattore campo a favore: prime due sfide a Scafati – oggi e lunedì -, poi la serie si sposterà in Brianza con gara3 giovedì 9 ed eventuale gara4 sabato 11. Si affrontano la prima del girone Rosso (Scafati) contro la seconda del Verde (Cantù): in campo ci sarà quanto di meglio il campionato ha saputo esprimere, come conferma anche la finale dell’altro tabellone tra Udine e Verona.

La A2 conferma ancora una volta tutta la sua difficoltà. Senza promozioni dirette per le prime classificate, in fondo ai playoff sono arrivate le squadre che avrebbero tutto il diritto – per averlo dimostrato – di andare in serie A. Ma su 28 partecipanti, sarà un affare solo per due.

E quindi, sotto con Scafati. La squadra che, più di tutte, sa cosa significhi “fattore campo”: non perde in casa da aprile 2021. Nessuna ha saputo batterla al PalaMangano, un’arena bollente per calore del tifo e per temperatura interna. Una squadra che sa tirare, che acciuffa una marea di rimbalzi e che non ha problemi di roster. Una squadra che però Cantù, in condizioni non esattamente ideali, ha saputo battere in semifinale di Coppa Italia, sul neutro di Roseto. E che ha rischiato di battere anche in trasferta priva di Allen, nel corso della fase a orologio poco più di un mese fa.

È chiara a tutti la difficoltà specifica di questa doppia trasferta che aprirà la finale. Così come è ben chiaro a tutti che sarà necessario almeno uno scalpo sul campo di Scafati, per poter sperare nella serie A.

Cantù ha avuto più giorni per prepararsi, per aggiustare il tiro e recuperare qualche acciaccato. Ma si presenta a gara1 con l’incognita Stefanelli. Ha un problema alla caviglia – un infortunio in allenamento, non preventivabile o imputabile a qualcuno – che potrebbe tenerlo fuori. Ma le alternative per fortuna non mancano sugli esterni. Inoltre, sono tanti gli aspetti su cui Cantù può far leva: la capacità di essere camaleontica con quintetti diversi, l’indubbia crescita che c’è stata nella gestione di momenti complicati nel corso della partita, la difesa che ha caratterizzato soprattutto le semifinali contro Ravenna e le performance ritrovate dei due americani.

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