Cantù ha scelto il lungo: ecco Morgillo

Cantù batte un colpo sul mercato, quasi al fotofinish. Manca ancora l’ufficialità, ma sembra tutto fatto per un lungo il cui nome è rimasto sotto traccia fino a poche ore fa. La scelta della S.Bernardo sarebbe ricaduta – meglio usare ancora il condizionale, perché non si sa mai - su Alessandro Morgillo, 23 anni, pivot pur in uscita dagli Stings Mantova, avversari di Cantù la scorsa stagione e quest’anno finiti nel girone Verde.

Questo è il quadro più realistico, perché via via le altre candidature recenti si sono sgonfiate. Archiviato ogni discorso già martedì sera per Germano Pagani della Sebastiani Rieti, c’è sempre un discorso aperto con Luca Campani, capitano di quel Kleb Ferrara la cui sopravvivenza è fortemente a rischio. Ma l’incertezza che sta vivendo il club emiliano mal si sposa con una finestra di mercato che si concluderà domani. Quindi, l’operazione più credibile e praticamente certa resta quella di Morgillo.

Un’operazione last minute o quasi, che conferma tutta la difficoltà nell’operare con gli italiani e, in particolare nel settore dei lunghi. Se Cantù ha provato a trattenere Giovanni Pini - senza riuscirci perché dopo la sospensione ha trovato squadra a Verona – era anche per questo motivo. Quirino De Laurentiis di Scafati, con l’avvento di Pino Sacripanti in panchina era il nome più credibile tra quelli che sono stati fatti in queste settimane. Con il vecchio coach Caja era fuori dal progetto, ingolosendo Cantù. Ma, appunto, l’avvento di Sacripanti ha cambiato lo scenario.

A quel punto, è tornato d’attualità il nome di Francesco Candussi, in uscita da Verona. L’accordo a quanto pare c’era, ma avrebbe chiesto di giocare in A2 da protagonista. Ma la gerarchia a Cantù è chiara: il titolare è Dario Hunt. E il giocatore si è accasato alla Fortitudo Bologna.

La richiesta di un minutaggio alto è stato in tutte le trattative condotte da Cantù un ostacolo non semplice da superare. Evidentemente, con Morgillo è andata diversamente.