Cantù, Sacchetti: «Che il nostro tiro torni l’arma in più»

Intervista Il fattore campo a favore nei playoff? Importante, ma non un’ossessione. Non è questo infatti il promo pensiero di coach Meo

Il fattore campo a favore nei playoff? Importante, ma non un’ossessione. Non è questo infatti il promo pensiero di coach Meo Sacchetti. L’obiettivo si è allontanato per la S.Bernardo dopo le due sconfitte consecutive contro Forlì e Pistoia. Ma per il tecnico sono altre le priorità contingenti, che vanno risolte già nella trasferta sul campo di Cento di domani sera.

La prima, ritrovare la sua squadra, per quelle che sono le sue caratteristiche: «Ci sono ancora due partite prima dei playoff. Non possiamo respirare, solo pensare a migliorare. Abbiamo disputato un pessimo ultimo quarto contro Pistoia, in cui non abbiamo segnato. Non segnare non è nel nostro Dna, la prima cosa è ritrovare fiducia in questo. A Forlì contro un’ottima squadra la sconfitta ci poteva anche stare, contro Pistoia non siamo mai riusciti a fare il break decisivo. Abbiamo pagato il nervosismo, dico che è necessario ritrovare la giusta fiducia in noi stessi in queste due partite preparatorie che precedono i playoff».

Sintetizzando, tornare la Cantù ammirata a lungo in campionato e all’inizio della seconda fase conta più della classifica di questo girone Giallo: «C’è questa convinzione diffusa che il fattore campo dia qualche certezza per quanto riguarda la promozione. È un vantaggio, ma credo sia più importante dimostrare il nostro valore. Noi pensiamo sempre alle finali, ma ci sono due serie da vincere prima. Questo per dire che tutto va conquistato: non ho mai avuto questa bramosia nel voler arrivare al primo posto. E se non avremo questo vantaggio, dovremo essere bravi noi a dimostrare chi siamo, anche fuori casa».

Quindi, Cento come prima occasione per tirare fuori nuovamente il carattere. E ritrovare anche chi, nell’ultima sfida, ha avuto le polveri bagnate. Come i due “bomber” Baldi Rossi e Stefanelli, entrambi a secco contro Pistoia: «Capitano giornate così, anche a me è successo in carriera. Baldi Rossi ha disputato una stagione si qui importante e forse sta soffrendo un po’: ci siamo parlati, deve solo continuare a credere in quello che fa. Stefanelli sta patendo la fisicità degli avversari, sta cercando di giocare in penetrazione, ma la sua qualità è il tiro da fuori: aggiusteremo le cose anche con lui».

Che Cantù torni Cantù, e al più presto: «Tutti vogliamo vincere, ma sappiamo dall’inizio che bisogna convivere con una certa pressione. I ko fanno parte dello sport, ne usciremo senza piangerci addosso».

Domani, andrà in scena il terzo confronto stagionale contro Cento. Bilancio di 1-1, con vittoria di Cento in semifinale di Coppa Italia e successo canturino nella prima sfida del girone Giallo: «L’ultima sfida l’abbiamo vinta controllandoli e con il tiro, che è necessario ritorni a essere un’arma in più. Loro comunque disputarono un’ottima partita: dovremo togliere le sicurezze che hanno, vediamo anche i loro assenti».

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