Cantù, Sacchetti insoddisfatto: «Poco aggressivi»

Il coach Nonostante la qualificazione alla Final Four, il tecnico critico sulla sfida contro Trapani

Le uniche note positive sono il passaggio del turno (quindi l’accesso alle semifinali della Supercoppa) e i tre minuti finali di reazione, da grande squadra, per andare a vincere la partita. Per il resto, c’è poco da salvare della lunga trasferta in casa della 2B Control Trapani.

E Meo Sacchetti lo ha ammesso candidamente: «Onestamente abbiamo fatto passo indietro rispetto alla gara di Torino. Abbiamo vinto, ma non sono contento perché, al netto di una buona partenza, poi abbiamo sofferto tantissimo l’aggressione, la pressione e la fisicità di Trapani. Loro hanno iniziato a difendere con grande aggressività – le parole del coach di Cantù - pressandoci e mettendoci addosso tutta la loro fisicità. Negli ultimi due minuti l’abbiamo portata a casa in modo rocambolesco. Noi abbiamo sbagliato un canestro facile da sotto, da pochi centimetri, loro hanno avuto la possibilità con un tiro da tre che gli è ballato sul ferro, questo è il bello e brutto della pallacanestro. Se entra quello, andiamo a casa».

Sono diversi gli aspetti su cui Cantù deve lavorare, non tanto per questo scorcio finale della Supercoppa, quanto per l’avvio della stagione regolare. Dopo la delusione degli scorsi playoff, i biancoblù non possono fallire nuovamente: «Dobbiamo lavorare ancora molto e da questa partita dobbiamo trarre molte indicazioni, sicuramente non positive che però ci serviranno per il prosieguo. Loro hanno fatto canestri in penetrazione con nessuno a supporto, noi abbiamo regalato troppo Dobbiamo capire che per giocare questi campionati servono la cattiveria e l’aggressività che ha messo in campo Trapani», ha ammonito Sacchetti. «Se riusciamo anche noi a giocare aggressivi, pur non avendo le stesse qualità tecniche, potremmo dire la nostra. Se invece giochiamo in punta di piedi, come abbiamo fatto per 36-37 minuti contro Trapani, non andremo lontano».

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