Cantù, senti Burns: «Stiamo diventando squadra»

Interviste «Prima di tutto vorrei dire di essere molto felice per la scelta tornare a Cantù»

Il filo della storia si riannoda. Christian Burns aveva lasciato Cantù al termine della stagione 2017/18 come miglior rimbalzista e con la valutazione media più alta del campionato. Contribuì non poco a portare Cantù ai playoff con Sodini in panchina: fu l’ultima apparizione di Cantù alle finali-scudetto in serie A.

Si è ripresentato, fresco trentottenne, alla prima ufficiale piazzando il primo “ventello” stagionale contro Casale Monferrato.

Gli anni passano, anche per Burns, ma l’americano – con passaporto italiano per matrimonio – sembra non aver perso un grammo di quell’esplosività ed efficacia che tutti ben ricordano a Cantù: «Prima di tutto vorrei dire di essere molto felice per la scelta tornare a Cantù. Cosa ci aspettiamo? La stagione è molto lunga e il nostro limite è solo il cielo. Vedremo, una stagione si costruisce piano, con il passare del tempo».

Venti punti contro Casale, al primo impatto con la serie A2, categoria che aveva abbandonato da tempo: «Mi sto preparando e questo è stato il primo vero test. Brescia e Trento affrontate in amichevole sono squadre di alto livello. Credo sia giusto ora focalizzarci su di noi e sui nostri obiettivi. In fondo, lavoriamo insieme da pochi giorni, stiamo diventando una squadra».

Si è ammirato subito un Burns in splendida forma. C’è un segreto in tutto questo? «Io penso di essere ancora quello che avete visto a Cantù qualche anno fa, perché ho cura di me stesso. Inoltre, l’ultima stagione a Brescia è stata un po’ difficile: ora sono nel posto giusto per ritrovare quell’energia che avevo un po’ perso nel tempo».

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