Dal Pgc alla prima squadra: emozione Costacurta

Coach Arriva dal Pgc, dove ha guidato la scorsa stagione le squadre Under 19 e la C Silver e dove aveva ricominciato dall’Under 17 Eccellenza

Una centrifuga di emozioni, ma anche tutta l’attenzione del caso messa sul campo. Perché il tempo stinge e il campionato è alle porte. Niente però che non consenta a Mattia Costacurta, nominato mercoledì primo assistente di Devis Cagnardi in prima squadra, di godersi anche solo per un momento la soddisfazione per questa (inattesa) promozione.

Arriva dal Pgc, dove ha guidato la scorsa stagione le squadre Under 19 e la C Silver e dove aveva ricominciato dall’Under 17 Eccellenza, che guiderà ancora compatibilmente con i nuovi impegni. Trentadue anni, ha fatto tutto il cursus honorum nel settore giovanile della Pallacanestro Cantù, come giocatore prima e come tecnico da quando aveva 19 anni. Alla Brienza o alla Sacripanti, per citarne due famosi. A conferma che a Cantù piace anche coltivare allenatori, oltre che giocatori.

Ora sarà al fianco di Cagnardi, coprendo il posto lasciato vacante dopo la promozione a capoallenatore dell’ex primo assistente di Sacchetti: «La mia prima reazione è stata di felicità ed eccitazione. Ho dato la mia disponibilità e la decisione di tutti, ossia Cantù, Pgc e mia è stata per forza di cose repentina: bello vedere unità d’intenti vera, e non solo a parole, tra le due società. È un’opportunità di crescita unica e importante: farlo a Cantù è speciale, sicuramente avvalora questa opportunità».

Subito in campo a dirigere la squadra, con Cagnardi c’era già stata una conoscenza in estate, quando il tecnico aveva visionato i giovani da aggregare alla prima squadra. Ora inizia la collaborazione vera e propria: «Parto con qualche vantaggio, nel senso che conosco bene Tarallo e i giovani che ci danno una mano. E posso dire di conoscere anche Cesana e Nwohuocha per i loro trascorsi in Pgc. È un piacere vedere che alcuni dei giocatori di Cantù abbiano avuto un approdo dopo il loro percorso nel settore giovanile o che si siano costruiti carriere importanti, come Procida per citare il più facile: del resto, non è questa la nostra “missione”?».

Il campionato comincerà domani: «Sono giorni particolari, avendo un inizio così ravvicinato ed essendoci stati cambiamenti, la cosa principale è portare a termine l’impegno di sabato a Cremona. Ci vorrà un po’ di pazienza per il lavoro a medio-lungo termine ma sono sicuro che i concetti nuovi arriveranno a destinazione. La Juvi? È una squadra ben costruita, giocherà in casa, e non sarà una sfida facile».

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