Desio una bolgia. Per aiutare Cantù

Oggi gara 3 Sotto 2-0 con Scafati, la S.Bernardo ha solo un obbligo: vincere stasera alle 20.45

Spalle al muro, Cantù è chiamata all’impresa. È la partita da “dentro o fuori” e questo perché le finali playoff di A2 per la promozione in serie A sono cominciate nel peggiore dei modi, con due sconfitte.

Ma ora c’è la grande chance, ossia la possibilità – in casa – di pareggiare tra oggi e sabato la situazione.

E di andarsi a giocare la serie A nuovamente in trasferta, sul caldissimo campo di Scafati martedì prossimo.

Ma prima di pensare al pareggio o al nuovo viaggio in Campania, la S.Bernardo ha solo un obbligo: vincere stasera a Desio – palla a due alle 20.45 – per costruirsi tutte queste possibilità. L’ambiente è carico, la voglia di tornare nella categoria più giusta per Cantù è infinita.

Lo conferma soprattutto un dato, ossia gli oltre 3 mila biglietti già venduti fino a ieri sera. Ma non è finita: oggi – tra biglietteria fisica e online - possono aggiungersi sulla carta altri mille cuori pulsanti, per sostenere la squadra nella madre di tutte le partite. Tutti sono invitati a vestirsi di bianco o di blu: anche l’effetto ottico dovrà giocare la sua parte.

L’ambiente è caldo, Cantù del resto non ha bisogno di maestri in questo senso. L’invito degli Eagles è chiaro: «Desio deve fare il Pianella». Ci penseranno loro a trascinare tutto il pubblico con applausi, canti e, certamente, fischi e urla all’indirizzo di avversari e arbitri.

Scafati ha fatto valere in ogni voce il fattore campo, come ha fatto per tutto l’anno costruendosi un’invidiabile imbattibilità casalinga. Oggi, dovrà succedere la stessa cosa a Desio. Ora o mai più: una sconfitta vorrebbe dire rimandare ogni velleità di promozione all’anno prossimo.

Certo è che servirà una netta – nettissima – inversione di tendenza nel gioco, nel carattere e nella precisione rispetto a quanto visto fare da Cantù in gara1 e gara2. Anche perché Scafati, al di là del vantaggio, ha la prima palla per chiudere subito game, set e match.

Dimezzare lo svantaggio, portare Scafati a gara4 è l’unico obiettivo. Con forza, determinazione e spregiudicatezza, magari mostrando quel gioco di squadra che per lunghi tratti è mancato nelle prime due sfide.

Ritrovando il miglior Stefanelli – condizionato da una caviglia fuori posto –, il Da Ros dei tempi migliori (inspiegabile la sfida persa con il ferro a Scafati) e, si spera, l’Allen a cui tutti si erano piacevolmente abituati nel corso dell’anno. Difesa – come in gara2 a Scafati non sarebbe male – e più precisione nei canestri “facili” e nei liberi clamorosamente toppati in Campania saranno fondamentali: la sensazione è che se solo la metà di quanto sbagliato lunedì si fosse tramutata in punti, staremmo parlando di una gara2 dall’esito differente.

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