«La formula? È questa e certo non ci premia. Ma la squadra reagirà»

Santoro, gm della Pallacanestro Cantù: «La sfida sarà riequilibrare ciò che ci siamo conquistati. Punto sui tifosi»

Cantù che si assicura il primo posto nel girone verde alla fine della fase regolare, così come Forlì nel girone rosso, con 40 punti. Un ottimo ruolino di marcia. Ma questo, a conti fatti, non ha alcun valore rispetto all’imminente seconda fase dell’A2 e in tanti si chiedono se sia giusto o sbagliato.

Cosa ne pensa Alessandro Santoro. gm dell’Acqua S. Bernardo?

Sono state dette molte parole e sono state espresse molte opinioni attorno alla formula della seconda fase, ma c’è da fare un po’ di chiarezza sul fatto che i campionati sono organizzati dal Settore Agonistico della Fip, che valuta le proposte di Lnp, anche in merito alle formule dei campionati, e decide di applicare o meno quanto viene proposto, modificandolo dove ritiene.

Risposta politicamente corretta, la sua. Questo, però, cosa significa?

Vuol dire che regolamenti, formule dei campionati compresi, sono questi e sulle decisioni le società prendono atto e si organizzano di conseguenza. Giudicare se una regola è giusta o sbagliata non rientra nelle nostre facoltà e non vuol dire che non ci avrebbe fatto piacere esprimere un parere. Ma è così da sempre, lo sappiamo e andiamo avanti.

Si sta un po’ sciogliendo, ma non troppo. Come si affronta mentalmente una situazione di questo tipo?

Ce ne si fa una ragione. Ad esempio, negli ultimi 8 campionati disputati 7 delle 10 promozioni assegnate attraverso i playoff sono state decise da una vittoria in trasferta e in 6 casi la serie si è chiusa con la vittoria, e la promozione, della squadra in trasferta. Questi sono puri e semplici dati statistici, ma, nei campionati che si decidono attraverso i playoff, l’obiettivo di ogni squadra è quello di garantirsi comunque il fattore campo, che, al di là delle statistiche, ha sempre un valore e rappresenta uno degli obiettivi stagionali di chi fa questo mestiere. Questa formula non premia alla fine della prima fase e, quindi, c’è da lavorare per migliorare le cose sul campo entro la fine della seconda.

Quali possono essere le reazioni della squadra, invece?

Da sportivo che questo sport lo ha praticato, dico che si gioca con le regole che ci sono per trarre il meglio possibile. Pensare di essere penalizzati rispetto a quanto di diritto si è acquisito nella prima fase sarebbe troppo ingiusto e riduttivo. Come sempre, bisogna trasformare una difficoltà in opportunità o addirittura in un’ulteriore sfida per ambire al massimo miglioramento individuale e di squadra. La sfida è proprio quella di riportare in equilibrio qualcosa che la squadra ha conquistato con merito nella prima fase, la reazione deve essere questa e abbiamo tutto quanto occorre per farlo.

La formula non ha ricevuto il gradimento della piazza canturina. Cosa può dire ad appassionati e tifosi?

Nella mia e nella nostra posizione, quando si parla pubblicamente si deve cogliere la differenza tra ciò che si vuole dire e ciò dall’altra parte si percepisce rispetto a quello che si comunica. Non credo che questa formula possa essere compresa dai nostri tifosi e appassionati. Convincerli del contrario andrebbe in controtendenza rispetto alla comprensione di quella percezione che resta un loro diritto di espressione. E se la squadra dovrà far virtù della necessità, i nostri tifosi sosterranno la squadra in ogni caso, come è sempre stato qui a Cantù e anche se la formula in questione non piace. Di una cosa sono sempre più certo. Insieme, come sempre e per l’ennesima volta possiamo fare ciò che va fatto.

Par che siate pronti, allora?

Essere pronti è molto, saper attendere è assolutamente consigliabile, ma sfruttare il momento, qualunque esso sia, è tutto.

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