Meo: «Dobbiamo uscirne. Voglio una squadra dura»

Le parole di coach Sacchetti: «Siamo un po’ spenti e questo non mi piace. Bisogna lottare di più»

Cantù cade a sorpresa al Palamoncada contro la Fortitudo, in un match conclusosi 79-74 per i padroni di casa. Una sfida cominciata anche con il piede giusto, tanto che la formazione biancoblù ha raggiunto anche un buon vantaggio durante il secondo quarto. Tuttavia la Fortitudo è rimasta aggrappata alla partita con le unghie e con i denti, riuscendo poi a ribaltarla con un terzo quarto davvero impressionante (30-14).

Non è bastata la reazione veemente nell’ultima frazione di gioco, dato che la formazione di coach Cagnardi si è difesa bene e non ha permesso agli ospiti di ritornare in partita. Parte proprio da qui l’analisi di coach Meo Sacchetti, che si mostra amareggiato e preoccupato nel commentare la quarta sconfitta stagionale: «Avevo già detto che Agrigento è un’ottima squadra. Noi, però, a fine primo tempo abbiamo concesso troppi tiri facili, così loro sono riusciti a ricucire in parte lo strappo che avevamo dato. Il nostro inizio del secondo tempo, invece, è stato veramente tragico ed è già la seconda volta che ci capita in questa stagione».

Sacchetti si è concesso una riflessione su quello che è il momento attraversato dai suoi, ribadendo l’obbligo di reagire quanto prima possibile per non compromettere quanto fatto fino ad ora: «Non siamo in un periodo brillante a livello fisico, ma dobbiamo uscire da questa situazione celermente. La squadra si è un po’ spenta e questo non mi piace, dobbiamo fare una riflessione su noi stessi e lottare di più quando scendiamo in campo».

Infine l’ex coach della nazionale lancia un appello ai suoi: «Voglio una squadra che giochi duro e non in maniera soffice».

© RIPRODUZIONE RISERVATA