Sacchetti: «Questa è una brutta botta»

Interviste «Purtroppo non siamo mai riusciti a scappare veramente – spiega l’allenatore -: abbiamo sbagliato molto nel finale»

«Questa è una bella botta». Bum. Anche per coach Meo Sacchetti il ko interno contro Pistoia è stato pesantissimo. Una sconfitta, la seconda consecutiva dopo quella rimediata a Forlì, che complica enormemente il cammino della sua squadra. Ferma al quarto posto nel girone Giallo come la scorsa settimana, ma ormai con un ritardo di 4 punti dalla coppia Forlì-Treviglio. Il traguardo del primo o del secondo posto nel girone si allontana ed era un obiettivo: è l’unico modo per avere il fattore campo a a favore in tutte le fasi dei playoff. A Cantù non resta che vincere, per sperare, a Cento e in casa contro Forlì.

Ed è una botta che ha molti perché: «Purtroppo non siamo mai riusciti a scappare veramente – spiega l’allenatore -: abbiamo sbagliato molto nel finale, e poi c’è questo Copeland che non ha sbagliato nulla. Alcuni canestri glieli abbiamo fatti fare noi, un paio sono invece state soluzioni di alto livello». Sacchetti insiste sul finale, in un ultimo quarto in cui Cantù, in vantaggio 60-51 dopo 30 minuti, è crollata sotto un parziale di 19-8: «Quando si sbagliano gli ultimi cinque-sei possessi, diventa difficile vincere in casa. Nell’ultimo quarto Copeland era del tutto fuori dalle righe: all’andata l’abbiamo marcato meglio, senza farlo andare “in gas”. Il vero problema sono stati i soli 8 punti nostri e questo è francamente inaccettabile. Ed è ancora più grave, quando nel roster ci sono giocatori che hanno mani buone».

C’è una spiegazione particolare per giustificare la prestazione negativa contro Pistoia? «È stata una partita tutta strana, non ci siamo mai veramente sciolti, prova ne siano anche i liberi sbagliati all’inizio. C’era troppa tensione. Qualche piccolo break siamo anche riusciti a costruirlo, ma è mancata la spallata decisiva per poter avere la meglio. Pistoia? Hanno giocato con un’intensità che avevamo già sperimentato all’andata e vedendola in video nelle altre partite. È una squadra con molto carattere, noi invece ci siamo un po’ sfilacciati. In A2 servirebbe più faccia tosta».

Cosa cambia ora? «Che ora abbiamo due partite e poi arriveranno i playoff. Logicamente dobbiamo essere un’altra squadra rispetto a oggi, la prestazione non è sufficiente. Ci abbiamo anche provato, si poteva pure vincere perché Baldi Rossi nell’ultimo possesso ha preso un tiro pulito. Ma va analizzato tutto, non solo il finale».

© RIPRODUZIONE RISERVATA