Stefanelli: «Io e Cantù a prova di bomber»

Intervista Le sue bombe a Pistoia: «Ho cercato di dare un indirizzo alla partita: erano due scelte corrette, per fortuna sono entrate entrambe

Il segno, con il suo marchio di fabbrica, l’ha lasciato pure lui: due bombe micidiali nel terzo quarto, quando la partita era ancora punto a punto, ma che probabilmente hanno dato quella spinta in più a Cantù per poter affrontare con lucidità e più tranquillità l’ultima frazione.

Anche per Francesco Stefanelli, la partita contro Pistoia è stata positiva. E di uno Stefanelli così ci sarà bisogno in questa seconda fase e ai playoff.

«Vincere a Pistoia – spiega l’esterno toscano della S.Bernardo - non è stato banale. È un campo difficile e abbiamo vinto trovando protagonisti diversi all’interno della partita. Probabilmente li abbiamo disorientati un po’ difensivamente, per noi questa è un’arma se si considera la qualità diffusa che c’è nel roster. Inoltre, siamo stati bravi a mantenere sempre la giusta lucidità nei momenti chiave della partita, con scelte giuste». E tra le scelte giuste, si ricordano due triple importanti: «Ho cercato di dare un indirizzo alla partita: erano due scelte corrette, per fortuna sono entrate entrambe. La seconda era meno facile, ma hop provato a “spaccare” la partita, sull’onda dell’entusiasmo. Ogni partita poi chiede un apporto diverso, a seconda di quello che serve».

Ma ora si volta pagina, a Desio domani arriva Cento ed è una squadra che, a proprie spese, Cantù ha già affrontato meno di un mese fa in semifinale di Coppa Italia: «Non andò bene quella partita, proprio per questo ci stiamo preparando bene cercando di capire gli errori commessi in semifinale per provare a evitarli. Al di là dello spirito di rivalsa, è una partita importante: vogliamo conquistare il fattore campo per quarti, semifinali e finali e ci servono punti».

Stefanelli ripercorre la sconfitta a Busto Arsizio: «Cento disputò una grande prova realizzativa, ma giocarono bene su entrambi i fronti. Fu una vittoria per meriti loro più che per demeriti nostri, ma per noi non fu una gran giornata. Stavolta le cose cambieranno: dovremo imporre gioco e fisicità, come sempre facciamo quando giochiamo in casa. Il coefficiente di difficoltà ora è alto, ma abbiamo il potenziale per concentrarci solo su di noi e sulle nostre caratteristiche».

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