Pallacanestro Cantù / Cantù - Mariano
Lunedì 25 Settembre 2023
Tarallo, baby di Cantù: «Cercherò spazio in un gruppo forte»
Basket A2 Infortunio alle spalle, ha ritrovato il campo: «Spero di meritarmi la fiducia di Sacchetti e società. Ho davanti Nikolic, non uno qualunque. Mi sento bene»
La personalità non gli manca, così come non fa difetto la fiducia che la società ha riposto in lui, blindandolo con un contratto triennale. Tra i volti “nuovi” della S.Bernardo c’è anche Gabriele Tarallo, ala diciannovenne cresciuto nel Pgc e che ora è pronto al salto in prima squadra. Non come giovane in formazione o aggregato, ma con un contratto che lo legherà a Cantù fino a giugno 2026.
Tanta curiosità
C’è curiosità intorno a lui ed è innegabile. Chi lo conosce dice di lui un gran bene e che si tratta di un prospetto assolutamente interessante. Ma ora la sfida è dimostrare di poter essere competitivo anche nel mondo della A2.
Gabriele scalpita, dopo un infortunio che l’ha tenuto ai margini nel precampionato: «Ho giocato contro Piacenza, ora mi sento bene. Io in prima squadra? C’ero già stato due anni fa, come aggregato. Ma ora ci arrivo con altre prospettive e con due anni in più di esperienza. Sono felice per questa grande opportunità che mi ha dato il club».
Tarallo, romano, è canturino ormai da cinque anni. Era stato visto quando giocava nel Fonte Roma Basket, società confluita ora nell’Eurobasket. Sergio Borghi, responsabile tecnico del Pgc l’ha convinto a trasferirsi in Brianza a 14 anni: «Ho pensato che cambiare realtà e cominciare a vivere da solo potesse darmi qualcosa in più a livello personale».
E sono arrivate tante vittorie nel settore giovanile canturino, fino all’anno scorso in cui si è diviso tra Under 19 di Eccellenza e serie C, con la parentesi di aprile in prestito a Pesaro: «Ho disputato la fase finale della NextGen a Napoli, vincendola contro Treviso. Non è stato facile inserirsi al volo in una squadra già collaudata, ma coach Luminati, che ho conosciuto nel mio percorso nelle Nazionali giovanili, mi ha dato un grossa mano».
Ora la A2, con prospettive di crescita. Una nuova sfida per Gabriele: «Sacchetti, ora che l’infortunio è alle spalle, ha avuto più opportunità per mettermi alla prova. Mi ha detto che avrò il mio spazio, purché me lo sappia meritare».
Dove, esattamente? «Davanti ho Nikolic, non uno qualunque. La squadra è molto forte e quindi sarà dura, ma voglio provare a mettermi in mostra. Tra l’altro a Cantù ho avuto un’evoluzione tattica: da ho sempre giocato da “4” o da “5”, ormai mi sono trasformato in un “3”».
«Diremo la nostra»
Per Tarallo, quella che si aprirà sabato a Cremona, sarà una A2 di livello altissimo: «Mi sembra più complicata rispetto alle ultime due stagioni. Ma ho la sensazione che Cantù abbia qualcosa in più a livello di legami, di gruppo e di motivazioni. Sicuramente diremo la nostra fino alla fine. Io voglio dare una mano, per le mie possibilità, per dimostrare che ci posso stare. Sono pronto, anche grazie alla fiducia che sento da parte dello staff e della società, che mi ha proposto un triennale per seguire la mia crescita».
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