Pancotto: «Buone le risposte
Ora c’è da lavorare di testa»

Il precampionato - segnatamente quello caratterizzato da scrimmage, amichevoli, tornei e trofei vari (a proposito, nello specifico è di 6 vittorie e 2 sconfitte il bilancio dell’Acqua San Bernardo in poco meno di un mesetto di confronti) - è ormai alle spalle per la Pallacanestro Cantù che sino all’esordio stagionale in serie A di giovedì prossimo a Brindisi non ha più sfide all’orizzonte.

Coach Cesare Pancotto, è stata la preseason che si era immaginato?

«L’avevamo cercato difficile perché una squadra nuova e giovane come la nostra è destinata inevitabilmente ad affrontare tutta una serie di difficoltà durante la stagione. Avendole proposte sin da subito tali difficoltà significa aver già fatto un primo passo d’esperienza verso le difficoltà. Aver giocato contro rivali che faranno le coppe ci ha permesso di capire quelli che dovranno essere gli anticorpi da creare per affrontare e superare le difficoltà».

Un aspetto della sua squadra che, più di altri, sta in questa fase caratterizzandola?

«Il lavoro che i giocatori fanno in palestra. Va riconosciuto loro che hanno una voglia e una determinazione incredibili di accorciare queste distanze. Questo mi rende orgoglioso e mi fa diventare di questi ragazzi».

Crede che arriverete all’esordio in campionato nella maniera che avrebbe auspicato?

«Avremo una settimana di lavoro piena e la speranza e l’augurio è di poterla affrontare tutti assieme. Visto che un po’ da tutti siamo stati inseriti tra le due candidate alla retrocessione, quello che sto cercando di far capire alla squadra è di innalzare il desiderio e la determinazione di restare in A. Questi giorni saranno così caratterizzati da frequenti “appoggi” mentali, prima e dopo gli allenamenti, per essere pronti all’impatto con il campionato nel modo più attento possibile».

L’intervista integrale sulla Provincia di venerdì 20 settembre