Basket / Cantù - Mariano
Lunedì 19 Novembre 2018
Per una sera la palla torna al centro
E Cantù si vuole sfogare con Pesaro
In queste tormentate giornate per il club fa capolino la partita a Desio alle 20.30.
Ci sarebbe anche una partita da giocare, tra le altre cose. Eh già, perché nel contesto di una settimana in cui la Pallacanestro Cantù è stata messa in ginocchio al punto che rialzarsi e riprendersi è tutt’altro che scontato, ci sarebbe un campionato di serie A che incombe sotto forma di posticipo della settima giornata d’andata con il calendario che propone per questa sera alle 20.30 al PalaBancoDesio il confronto tra Red October e Vuelle Pesaro.
Hai voglia a occuparti e a parlare (o scrivere, fa lo stesso) di basket giocato quando in realtà la vera partita per la sopravvivenza del club sta andando in scena al di fuori del rettangolo di gioco.
Quantomeno per una giornata, o meglio per una serata, fingiamo tuttavia che a tener banco sia soltanto l’aspetto agonistico. Senza alcun tipo di risvolto. Così che solo da domani ci si tornerà a occupare di guai e di miserie.
Dunque, a Desio fa capolino Pesaro, una squadra che in sede di pronostici preseason era indicata tra le principali indiziate alla retrocessione, ma che in fondo il suo dovere l’ha sin qui egregiamente svolto battendo sia Pistoia - l’altra grande candidata a lasciare il massimo campionato anche se ieri è andata clamorosamente a sbancare Sassari - sia Trieste. Poi oggettivamente ci poteva stare perdere a Brindisi, Venezia e Brescia oltreché in casa al cospetto di Milano. Insomma, la Vl non è messa male ed è chiaro che stasera vorrà approfittare del trambusto in seno alla Red October per piazzare il colpaccio.
Quintetto giovane assai quello che schiera coach Massimo “Cedro” Galli, in particolare con i giocatori sul perimetro poiché il trio Artis (14.7 punti di media)-Murray (9.8)-Blackmon (19) a malapena arriva ai 72 anni. Età media un tantino alzata - si fa per dire- dai due lunghi ovvero McCree (17.7 punti) e Mockevicius (10.7), rispettivamente classe 1993 e 1992.
Tra gli altri, a uscire dalla panchina c’è addirittura un classe 2000, quell’Alexander Shashkov, un 2.08 russo già in orbita Olimpia Milano.
© RIPRODUZIONE RISERVATA