Recalcati sì che li conosce bene
«Sodini e Frates bel mix per Cantù»

L’ex allenatore canturino li ha avuti entrambi come assistenti

«Sodini e Frates insieme a Cantù? Sarebbero un mix di intelligenza, conoscenza e qualità per un progetto di rilancio immediato». Arriva da Carlo Recalcati una “benedizione” importante alla coppia di allenatori designata per la S.Bernardo-Cinelandia Park che verrà. Collega e soprattutto amico di entrambi, per l’ex capitano e allenatore di Cantù, la società non poteva scegliere una coppia migliore pe tentare – se sarà A2 – la risalita immediata.

«Se saranno loro gli allenatori, posso dire di essere felicissimo, per loro e per Cantù. È vero – ammette l’ex ct -, c’è una possibilità più che concreta che arrivino entrambi e ho già raccolto il loro entusiasmo per questa eventualità».

Siamo ai dettagli, evidentemente. E Recalcati si lascia andare su entrambi. «Parto da Frates, per “anzianità”. Una persona eccezionale, un uomo di cultura, ironia e un tecnico eccellente che, non a caso, ho voluto con me anche in Nazionale dopo aver lavorato con lui a Cantù».

Un allenatore che non sfigurerebbe affatto nemmeno nei panni del “primo”: «L’ho sentito molto carico, la scelta è di grande spessore: ha esperienza, è abituato anche a fare l’assistente, sa bene cosa deve fare e ha rispetto dei ruoli e questo è fondamentale. Di fondo, lui è un allenatore di grandissima qualità, con una conoscenza del basket fuori dal comune».

Esperto di tutto, in particolare di A2: «Se Cantù farà la A2, presumo che sia per risalire subito. Sarà un’annata quindi molto complicata e ci vogliono profondi conoscitori della categorie: lui è uno dei massimi esperti. È un pignolo nella preparazione, anche se deve commentare una partita: ha creato un database degli italiani, un materiale che ora tornerà utile a lui e a Sodini».

Anche Sodini ha lavorato, seppur per pochi mesi, con Recalcati, al termine della stagione 2016/17: «Poco tempo insieme, ma sufficiente per apprezzarlo. Mi è bastato un giorno per capire che mi potevo fidare di lui, gli diedi subito grandi responsabilità. Poi il rapporto, seppur a distanza, è proseguito negli anni».

Che allenatore sarà per Cantù? «Ha già dimostrato di star bene in serie A, mentre a Capo d’Orlando è arrivato a un soffio dalla promozione. Sotto l’aspetto della conoscenza della categoria è tra i migliori e ricordo un particolare importante: ha pescato sempre bene gli americani, sconosciuti ai più, e poi andati a giocare in campionati più importanti della A2 italiana».

Altro particolare, la sua profonda cultura: «Sa di tutto ed è un grande appassionato di storia. In particolare della storia del basket: è convinto che sia importante il presente, ma anche quello che c’è stato in passato. Aggiungo che, essendo ancora molto giovane, arriverà carico di motivazioni e ambizioni, il che non guasta mai. Ed è stato cercato: è molto importante sentirsi coinvolti e responsabilizzati. A Cantù lo sarà ancora di più, perché da queste parti gode di grandissima stima».

In pratica, per Recalcati sarà un coppia esplosiva: «Tra persone intelligenti, si sapranno capire e apprezzare. Mi sembra davvero una coppia che dà garanzie, al di là del piacere e della soddisfazione mia. Quello che conta è che possano essere davvero funzionali al progetto della Pallacanestro Cantù».

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