Sacripanti: «Al talento di Cantù
opporremo la forza del gruppo»

Intervista con l’allenatore canturino della Virtus Bologna che domenica ospiterà la Red October.

Domenica alle 17.30 l’incrocio al Paladozza tra Virtus Bologna e Red October riporterà il coach canturino della Segafredo, Pino Sacripanti, sul percorso della Pallacanestro Cantù.

Ma ancora la emoziona incontrare Cantù?

«L’emozione è sempre alta, così come il numero di messaggini che ricevo. Ma ci sono 2 punti in palio ed è questo che conta per noi: dovremo disputare una grande partita».

Che squadra è la sua Virtus?

«Una squadra costruita con equilibrio. Ripartendo da Aradori, Pajola e Baldi Rossi, siamo andati alla ricerca di giocatori che si incastrassero bene. Diciamo che c’era grande voglia di Europa, ben ripagata: finora le abbiamo vinte tutte, siamo a due partite dalla qualificazione, lo scorso anno nessuna italiana aveva passato il girone in Champions League».

Queste due sconfitte contro Cremona e Venezia quanto pesano?

«Il calendario non ci ha aiutati. Milano a parte, contro Cremona si è fatta sentire la poca abitudine al doppio impegno, contro Venezia dopo l’infortunio di Martin ci siamo un po’ squagliati. Ma almeno contro Cantù ci sarà Qvale, seppur con minutaggio ridotto».

E Cantù?

«Conosco Pashutin, un coach di spessore che ha vissuto momenti “top” di basket. Ci sono stati due innesti di grande valore come Mitchell e Jefferson, poi vedo grande atletismo e fisicità».

Ci sono protagonisti annunciati nella sfida di domenica?

«Con Qvale con pochi minuti nelle gambe e senza Martin, emergerà il nostro gruppo. Cantù ha quattro giocatori di talento: tatticamente dovremo restare molto attenti».

L’intervista integrale sulla Provincia di venerdì 9 novembre

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