Settore giovanile, la rivoluzione
Si tornerà alle annate dispari
La decisione del consiglio federale per i campionati maschili e femminili
Il Consiglio Federale della Fip ha deciso che nella prossima stagione i campionati giovanili maschili e femminili (nati dal 2002 al 2011) saranno con annate dispari. Un ritorno al passato (le annate pari erano state introdotte nel 2014) auspicato da molti per allungare di un anno il percorso giovanile, allo scopo di recuperare almeno in parte le due stagioni perse per la pandemia. Sono state anche aggiunte due categorie pari (U20 e U16); in pratica su sette annate giovanili, ne vengono coperte sei (manca solo U18).
Riepilogando. I campionati maschili regionali saranno U20, U19, U17, U16, U15, U14 e U13; tutti divisi in fasce Gold e Silver. Quelli d’Eccellenza U19, U17 e U15.
“Eravamo passati alle annate pari per allinearci all’Europa, però in Italia non combaciano con il ciclo scolastico – fa presente Guido Nava del Progetto Giovani Cantù -. Adesso è un’ottima cosa tornare alle dispari. L’U18 avrebbe terminato il cammino giovanile, dopo un anno e mezzo di stop, e invece può proseguire”.
Per contro “con i due fuoriquota nell’U19, l’U20 rimarrà un campionato morto, anche perché a quell’età si va nei senior. E poi con così tante categorie, le società dovranno fare delle scelte sulle squadre, per non intasare le palestre”.
In ambito femminile invece i campionati regionali saranno U20, U19, U17, U15, U14 e U13. Anche qui U19, U17 e U15 con fase nazionale. Fanno però discutere le nuove norme dell’U13, che diventa quasi una categoria di minibasket: sei tempi da sette minuti, punteggi azzerati dopo ogni tempo, skill contest nell’intervallo, e i canestri da fuori area valgono tre punti.
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