Sodini chiama i tifosi
«Ne vorrei 2500»

Il coach: « Gli ingredienti ci sono tutti: contro Mantova sarà uno scontro al vertice»

Scontro al vertice tra Cantù e Mantova: quando una partita inedita, contro un’avversaria che certamente non rientra tra quelle storiche o tra quelle che mai e poi mai sarebbe stata indicata come possibile rivale, tutto a un tratto diventa già argomento di discussione.

E di possibile richiamo per la tifoseria canturina.

Si sa, è inutile girarci intorno. Quest’anno bisogna anche un po’ farsi coraggio.

Senza i derby storici, le grandi classiche e una situazione post pandemica che ancora non incoraggia le presenze, una sfida al vertice tra due squadre dall’andamento sin qui perfetto – 4 vittorie su 4 – può a ragion veduta diventare una partita interessante, che può richiamare ancora più gente al palazzetto.

E siccome i dati sulle presenze dimostrano che questa Cantù ha sempre più appeal e che la società si sta anche sforzando di incoraggiare le presenze con promozioni e incentivi, facile attendersi una buona presenza anche domenica alle 18 al PalaBancoDesio.

Cantù – ed era previsto – è partita in sordina, con le due sfide di Supercoppa che hanno richiamato sì e no 700 spettatori. Al debutto contro Capo d’Orlando c’erano circa 1.300 spettatori. Contro Torino, considerando anche i ragazzi del Pgc invitati sugli spalti, si è già passata di poco quota 2 mila spettatori.

E oggi arriva una chiamata alle armi, meglio dire a palazzo, di coach Sodini. Che ama le sfide nelle sfide, come – appunto – vincere ma anche riportare la gente al palazzetto: «Diamoci un obiettivo – dice il tecnico -: domenica mi piacerebbe vedere 2.500 persone a Desio. Gli ingredienti ci sono tutti: contro Mantova sarà uno scontro al vertice, tra due squadre imbattute, che stanno giocando anche un buon basket. E Mantova non è lì per caso».

Sodini si aspetta quindi miglioramenti, dalla sua squadra e nelle presenze: «Il dato di oltre 2 mila spettatori contro Torino mi è sembrato già molto positivo. Ma io ho sempre cercato, nella mia carriera, con il supporto di dati di fatto, di convincere le persone a venire a vedere le mie squadre».

Una missione che sta davvero a cuore a Sodini, che sa quanto possa essere importante rimettere in moto l’entusiasmo canturino per la pallacanestro: «Mi sono emozionato a sentire la presenza vera del pubblico nell’ultimo quarto contro Torino. Mi piacerebbe che si aggiungesse qualche persona che, incuriosita, si riavvicinasse a un contesto del genere, che si sta rivelando anche piacevole e interessante, anche per darci una mano sostenendoci»

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