Sodini: «Cremona è multiforme
E noi saremo anche arroganti»

Il coach della Red October presenta la trasferta canturina di domani sera a Cremona.

«Abbassare i ritmi contro Cremona? Un problema che non ha soluzione non è molto interessante: noi non siamo fatti per giocare una pallacanestro schierata. E quindi no, non lo faremo». Vietato stravolgere e stravolgersi, parola di coach Marco Sodini. L’allenatore della Red October va avanti per la sua strada, confidando nelle qualità e nelle caratteristiche dei suoi giocatori. Che, finora, non l’hanno tradito.

Domani sera alle 20.45, al PalaRadi, contro la Vanoli l’obiettivo più che altro sarà «imporre, più che abbassare il ritmo. Vogliamo però creare equilibri, questo sì, magari distribuendo palla alle nostre forze migliori. Ci vorrà un po’ di “arroganza”, vogliamo farli giocare il più possibile 5 contro 5. Anche questa è una partita importante e che dobbiamo vincere per il nostro obiettivo, che resta sempre la salvezza. Battere Cremona, dopo il successo all’andata, vorrebbe dire scavare un piccolo solco con loro».

Questa per Sodini è una partita “particolare”. Contro Cremona ha debuttato come head coach di Cantù, subentrando a Kiril Bolshakov alla seconda di andata: «E rispetto a quella sfida, Cremona ha aggiunto un giocatore come Fontecchio che l’ha cambiata in meglio. Resta però sempre una squadra sbarazzina, produttiva, multiforme perché ha un quintetto che si può abbassare e alzare notevolmente, e ha una profondità vera: la concorrenza interna è notevole, il fatto poi di tenere per scelta i cugini Diener con un basso minutaggio ha favorito la crescita di altri giocatori».

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