Basket / Cantù - Mariano
Giovedì 02 Agosto 2018
Summit estivo:
nasce la nuova Cantù
L’ad in uscita Andrea Mauri non ha ancora certezze riguardo un eventuale proprio futuro nel club. «Devo incontrarmi con Popov e parlare con Gerasimenko. Ha senso restare solo ci fosse un progetto condiviso».
«State ancora parlando con l’amministratore delegato della Pallacanestro Cantù. In effetti, lo sono tuttora. Tra qualche giorno poi si vedrà...». Risponde così Andrea Mauri quando, provocatoriamente ma altrettanto amichevolmente, gli si chiede a che titolo lo stiamo intervistando.
«Se tutto verrà confermato dalla proprietà, nella prossima assemblea dei soci verrà ratificata la nomina ad amministratore delegato di una nuova persona (il russo Roman Popov, ndr) al mio posto» conferma lo stesso Mauri quelle che erano state le indiscrezioni dei giorni scorsi.
«Quando sono entrato il novembre scorso nella Pallacanestro Cantù si è fatto un piano triennale in cui il primo anno doveva servire per cercare di rimettere la società in una situazione di normalità. Non è che abbiamo costruito qualcosa di nuovo né ci siamo resi autori di conquiste eclatanti... Ma al di là della normalizzazione ci sarebbe uno sviluppo ora da perseguire ed è proprio questo che occorrerà discutere quando ci sarà una persona nuova. Dico solo che sarebbe un peccato dare un calcio al secchio, facendo tramontare certi tipi di discorso. Ovvio che chi arriverà potrà avere visioni diverse, ma il consiglio che sto cercando di dare è di portare avanti un progetto che sta funzionando».
Lei avrà comunque un ruolo all’interno della Pallacanestro Cantù, oppure non se ne occuperà più? «Ne dobbiamo discutere a breve con Dmitry perché dopo che lui mi ha anticipato la sua decisione io sono partito per le ferie e non abbiamo mai approfondito la questione. Alla base di tutto, comunque, lo ribadisco, ci dovrà essere un progetto condiviso perché determinate iniziative le ho portate avanti io, anche in accordo con Angelo Zomegnan (il senior advisor, ndr). Non accetterei di essere coinvolto in un piano che non mi appartiene e che non richiama quello sviluppato».
L’intervista completa sulla Provincia di giovedì 2 agosto
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