Battocchio primo sponsor della Libertas
«Abbiamo il tempo per recuperare»

Il tecnico canturino è fiducioso: «Una stagione travagliata, e mi davano del piangina...». E guarda al futuro: «Dovremo essere molto bravi, ma anche fortunati. Tutto sta nella mentalità»

«Stiamo lavorando tanto e bene». Ormai alle spalle il periodo più nero, la Pool Libertas ritrova un pizzico di serenità e guarda con rinnovato ottimismo al termine del campionato di A2.

L’unico obiettivo, al momento, è la salvezza; per raggiungerlo, la prima necessità è ritrovare il sorriso smarrito a seguito della lunga serie di sconfitte inanellata dalla fine del 2021 in poi.

«L’arma da usare è il lavoro»

«Stiamo ritrovando entusiasmo – dice coach Matteo Battocchio - e un livello di gioco discreto. In allenamento sono giorni ormai che ci divertiamo e che vediamo progressi continui. L’arma che abbiamo a disposizione è il lavoro, perché la ricetta per uscire da questo momento non c’è, non esiste; chiunque dica il contrario è uno sportivo da divano, che di sport, quello che si vive, si respira in palestra o in spogliatoio, per il quale si suda e ci si mette a disposizione, ne sa davvero poco».

Prima ancora della tecnica, in casa Cantù si sta lavorando sulla testa dei giocatori, evidentemente fiaccata da una sequela di infortuni, posticipi e cambi in corsa certamente non facile da superare.

«Stiamo insistendo molto sulla mentalità. In allenamento riusciamo ad esprimerci bene e dovremo essere bravi a trasportarlo anche in gara, laddove le difficoltà emotive aumentano. Per la prima volta in stagione abbiamo toccato tre allenamenti consecutivi con tutti (eccezion fatta per Monguzzi) disponibili, anche se qualcuno è ancora acciaccato: sembra stupido e banale, ma queste sono iniezioni di fiducia e ottimismo per il gruppo, perché per quanto uno pensi che non può piovere per sempre, se in questo momento vedi che sta diluviando laddove c’è già un’alluvione non è che riesci a essere molto tranquillo», prosegue Battocchio.

«I ragazzi hanno lottato»

La metafora del tecnico canturino racconta il disagio che sta attraversando la squadra e, al contempo, il desiderio di tornare a giocarsela con tutti com’è del resto stato a inizio stagione. Chiaro che le condizioni sono notevolmente cambiate; altresì che il primo modo per provare a farlo è non abbattersi alla prima difficoltà incontrata in corso di match.

«È stata una stagione travagliata. Se tutto andrà bene questa settimana sforeremo la quota di dieci allenamenti consecutivi, in stagione, con tutta la squadra a disposizione. Sembra una barzelletta, ma, quando penso che mi davano del “piangina”, mi viene da ridere. I ragazzi hanno lottato come leoni e spero tanto di tornare alla vittoria soprattutto per loro, perché se lo meritano e perché il destino, fino ad ora, è stato ingiusto nei loro confronti. Abbiamo ancora il tempo di recuperare; certo, dovremo essere molto, ma molto bravi e anche fortunati, ma tutto sta nella mentalità: dobbiamo voler vincere tutte le gare. Tutte. Non è vero che ognuna è una finale; ognuna è semplicemente una mattonella del sentiero che ci porta alla finale», conclude l’allenatore della Pool Libertas Cantù.

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