Bruccoleri fa tre ricorsi diversi
«Perché non ci mostrano le carte?»

Una delle cordate perdenti passa dalle parole ai fatti: «Doveva essere tutto trasparente, invece...».

La cordata di Giuseppe Bruccoleri passa dalle parole ai fatti. E domani inoltrerà un triplo ricorso sul bando che ha assegnato il Como alla cordata di Nicastro.

Un ricorso alla Procura della Repubblica, uno alla giustizia sportiva e uno al TAR del Lazio. Secondo la cordata in questione le cose non sono state fatte regolarmente. Ieri è intervenuto l’Ad (in pectore) Francesco Rossena in qualità di rappresentante e portavoce di Archio costruzioni srl, del sig. Giuseppe Bruccoleri e del sig. Hajji Nourredine, oltre che nel ruolo di designato AD della A.C. Como 1907 srl (questo il nome della società).

«La nostra azione - ha detto - è senza spirito di polemica né di rivalsa ma con il solo scopo di conoscere e comprendere le ragioni delle scelte della Commissione nominata dal sindaco. Quella che a me pare una legittima e normale pretesa per conoscere la “verità” e che ha legittimato la mia richiesta di accesso agli atti ha già prodotto una prima risposta, quella dell’avv. Giuseppe Ragadali (Dirigente del Comune di Como) negativa. Frustrante e incomprensibile: da una parte si chiede chiarezza e dall’altra “tra le righe” si dice che non si può per una serie di vincoli e prescrizioni. Questo ostracismo delle istituzioni non fa che alimentare dubbi e perplessità che voglio condividere con chi ha a cuore la Como calcistica ma non solo, per tutti coloro che amano la città di Como».

Rossena ha fatto pervenire al giornale le motivazioni di tre ricorsi.

L’articolo completo sulla Provincia di domenica 30 luglio

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