Cairoli, poteva andare meglio
Ottavo alla 24 Ore di Daytona

Finisce ottavo di classe Gtd Pro Matteo Cairoli alla 24 Ore di Daytona, primo atto dell’Imsa WeatherTech SportsCar Championship. Non era certo il risultato sperato dal pilota comasco “ufficiale” Porsche, dopo l’incidente ed il conseguente ritiro due settimane fa alla 24 Ore di Dubai.

E pensare che le premesse c’erano tutte per un fine settimana a stelle e strisce più consono alle possibilità della Porsche 911 Gt3 R numero 79 del Team Proton , condivisa da Cairoli con lo statunitense Cooper MacNeil , il francese Julien Andlauer e l’italo-belga Alessio Picariello. Prove libere con ottimi tempi e qualifiche soddisfacenti, con il secondo crono che poteva essere il primo se nel finale la Porsche guidata da Alessio Picariello, non fosse stata sorpassata da quella di Andrea Caldarelli e Mirko Bortolotti.

Lotta tra italiani, dunque, che è continuata per tutta la durata della gara. Pronti via e la Porsche numero 79 rimane nelle posizioni di testa, finché non scivola in nona posizione. Inizia così la corsa al recupero, che però porta solo ad agganciare l’ottavo posto sino alla bandiera a scacchi.

Matteo Cairoli, comunque, è autore di uno stint più veloce. «C’è poco da dire – è sconsolato Matteo Cairoli – rispetto a come è andata una corsa che si era messa bene. Purtroppo abbiamo perso un’ora per un problema tecnico e ciò ha inevitabilmente compromesso la gara. Potevamo giocarcela, ma dopo sei ore eravamo 38 giri indietro».

Scaldati i motori in questo “caldo” mese di gennaio con due 24 ore non da poco, Dubai e Daytona, che comunque sono stati un “extra”, ora Matteo Cairoli si prepara agli impegni di campionato della stagione nel Mondiale Endurance.

«Lo scorso dicembre ho già avuto contatti con Porsche – spiega – ma ci sono ancora alcune cose da definire, in base alle mie aspettative che ho fatto presenti. Nei prossimi giorni penso di definire il programma e spero che ci siano novità interessanti».