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Lunedì 17 Giugno 2013
Calcio, la favola di Bianchetti
Dall’oratorio alla finale U.21
Il ragazzo del Verona è cresciuto a San Bartolomeo: da Como è arrivato all’Inter e adesso sogna il titolo con gli azzurrini di Mangia
Dal campetto dell’oratorio di San Bartolomeo alla finale dell’Europeo Under 21 di Gerusalemme contro la Spagna.
La carriera del calciatore comasco Matteo Bianchetti, 20 anni compiuti a marzo, è decollata nel giro di pochi mesi.
Dopo aver alzato con la Primavera dell’Inter la Next Generation Cup nel 2012 con un altro comasco, Andrea Romanò, e il tecnico Andrea Stramaccioni, domani il difensore ha la possibilità di aggiungere un altro tassello importante nel suo percorso di crescita, dopo una stagione - la prima da professionista in una prima squadra - con poche presenze nel Verona neopromosso in serie A.
Bianchetti abita in via Anzani e chi cresce in quell’angolo di città e ama il calcio ha poche scelte: andare all’oratorio di San Bartolomeo e indossare la maglia della Libertas è quasi un obbligo.
Il campetto dove giocava Gigi Meroni da bambino, con la sua erba sintetica spelacchiata (a proposito, a breve sarà sostituita), è una calamita per tutti i bambini della zona.
Per Matteo, nipote dello storico presidente Amerigo Delli Fiori, è stata toccata e fuga, un paio di stagioni fino ai Pulcini, prima di approdare all’Accademia Calcio Como, sotto la guida di mister Nazareno Tosetti.
Domani alle 18 la finalissima dell’Europeo contro la Spagna: a Gerusalemme Bianchetti può alzare un altro trofeo, quello più importante della sua breve carriera.
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