Allarme tornei e scuole calcio
«Salta tutto, siamo preoccupati»

Lancia il monito la Faloppiese Ronago: «Viviamo di volontariato e di quello che organizziamo»

Una grande tradizione nel settore giovanile, duecento tesserati e un futuro pieno di incertezze. Per la Faloppiese, storica realtà del calcio comasco, da alcuni anni ormai abbinata non solo nel nome al Ronago nella nuova denominazione Faloppiese Ronago, la chiusura dell’attività per coronavirus è stato – ed è tuttora – un duro colpo.

Fermi i campionati, non c’è nemmeno all’orizzonte la prospettiva di quegli introiti estivi “garantiti” dai tornei che da sempre aiutavano la società ad andare avanti.

Non è ottimista il presidente Angelo Gabaglio, al timone della società dal 2008, ma dirigente dagli anni ’60: «Viviamo grazie al volontariato e ai tornei, il nostro “Futura” a maggio non si farà, così come non si potrà disputare quello storico del Ronago. Oltre al resto, questi per noi sono due batoste che non potevamo mettere in preventivo».

Calcio di base e settore giovanile sono i due punti fermi, da sempre della Faloppiese: «Aggiungiamo anche il mancato introito delle quote delle scuole calcio: in questo momento, con i campionati e gli allenamenti fermi, come possiamo andare a chiedere alle famiglie la quota per l’attività agonistica dei figli? Andremo avanti comunque, ma anche questo fattore peserà».

Si attendono soluzioni tampone o paracaduti dall’alto: «Il discorso è ampio, sono tantissime le società che sono nella nostre identica situazione. È necessario che chi ci governa si renda conto del nostro ruolo. Sono scettico, perché ci sono tante priorità, ma credo che il calcio dilettantistico debba essere in qualche modo aiutato dalla politica e sostenuto».

Lo stop e il probabile annullamento della stagione, ha anche tarpato le ali ai giovani della Faloppiese, in lizza per i primi posti nei vari campionati: «Eravamo in alto con la Juniores Regionale, secondi con i 2003 e i 2005. L’anno prossimo? Se si annulla tutta l’annata, l’anno prossimo nelle stese categorie non potremo essere competitivi come oggi. Magari, congelare anche l’avanzamento delle annate e delle categorie, potrebbe essere una soluzione ragionevole».n 

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