Angiuoni, sentenza vicina
sulla questione Orsenigo

Qualcosa potrebbe muoversi in queste prossime ore nella querelle Angiuoni-Calcio Como, da qualche mese oggetto di attenzione da parte del Tribunale. La fidejussione che garantisce il mutuo - le cui rate da tempo non vengono pagate - su Orsenigo è ancora a nome dell’ex presidente del Como. Comprensibilmente allarmato, vista l’insolvenza prolungata della società.

Sull’andamento della questione sia la società che lo stesso Angiuoni hanno scelto - anche su richiesta del giudice - di non dire più niente sinchè il caso non è chiuso. Ora tutto sta nel capire se le garanzie che il Como è stato chiamato a fornire al giudice, per garantire ad Angiuoni che non sarebbe lui a pagare per insolvenze di cui non è responsabile, siano state prodotte nei tempi richiesti. Che dovrebbero scadere in queste ore.

Se invece ciò non fosse avvenuto, potrebbe arrivare a breve a un pronunciamento del giudice contro la società. Che si troverebbe obbligata, senza più perdite di tempo, a sollevare Angiuoni dalla sua posizione. O sostituendo la fidejussione a suo nome con una propria, o garantendo in maniera ufficiale e concreta che in caso di escussione del debito non sarà lui a pagarne le conseguenze.

Solo su questo aspetto, cioè il rapporto tra Angiuoni e la società, il giudice è chiamato a pronunciarsi. È solo sulla propria posizione, del resto, che Angiuoni poteva intervenire. E non sul fatto che il Como abbia un arretrato di oltre 120.000 euro - calcolo facile da fare, in base all’entità e al numero delle rate - sul pagamento del mutuo. Aspetto che concerne il rapporto tra il Como e la banca. Nessun rischio, almeno per il momento, sembrerebbe correre il club sul pignoramento di Orsenigo per questa vicenda. Un provvedimento che a quanto pare potrebbe essere richiedibile dallo stesso Angiuoni solo in seguito alla mancata esecuzione di una possibile sentenza a suo favore. Ma di questo, sinora, non c’è alcun sentore.