Buffon, una star al Sinigaglia
E in tribuna c’è Zola con Wise

Quella con il Parma per il Como è stata tutto tranne una gara normale

Il personaggio della partita è lui. Gigi Buffon, (ex) portierone azzurro. Giovani e meno giovani stazionano lì, vicino al vetro, con i telefonini schierati, per immortalarlo mentre fa il riscaldamento, lui uno dei pochi a maniche corte nella gelida notte di Como.

Prima della partita curioso l’omaggio di Facchin, che aspetta la fine delle operazioni di sorteggio con la monetina, a centrocampo per andare a salutare il collega con un abbraccio. Poi il premio alla tifosa del Como estratta a sorte, come simbolo della lotta alla violenza contro le donne (Ilaria Mandaglio), che riceve il pallone in regalo dai due capitani. Probabilmente sarà solo un caso, fatto sta che gli altoparlanti mandano in onda la musica “dance” su cui gli ultras di tutta italia gli cantavano «Oh come mai, oh come mai la Champions League non la vinci mai». Oh oh oh oh. Lui si vendica ipnotizzando Gliozzi sul rigore, dopo che lo stesso attaccante del Como aveva si era litigato il pallone con La Gumina per decidere che dovesse tirare.

In tribuna applaude anche Gianfranco Zola, suo ex compagno in Nazionale, che è qui per altri motivi: è arrivato con Denis Wise, suo grande amico ed ex compagno al Chelsea. Al rigore parato esulta come un ragazzino, e saluta la curva del Parma stringendo i pugni, per cercare di rientrare nei cuori gialloblù. Che ci fa Gigi Buffon al Parma? La storia curiosa di un portiere che aveva debuttato lì a 17 anni e ci è tornato a fine carriera a 43.

Lui pochi giorni fa ha detto: «È un qualcosa di speciale, spesso rido con mia moglie e i bimbi e dico pensate che fra 300 anni uno che guarderà la storia del calcio, vede il Parma e dice “ma guarda questa famiglia Buffon, tutti che giocavano nel Parma da portiere”. E invece si accorgerà che era solo uno, che ha iniziato a 17 anni nel Parma e ci è tornato a 43, ecco questo lo ritengo sicuramente qualcosa di speciale e non ordinario».

Buffon debuttò ragazzino titolare il 19 novembre del 1995 in un Parma-Milan per l’infortunio di Bucci. Quel giorno il Como di Scanziani giocava a Brescello e vinse con un gol di Vignaroli. Per dire: una vita fa. Avrebbe dovuto giocare Nista, ma Scala aveva preparato una mossa a sorpresa, un ragazzo di 17 anni, che giocava con la Juniores.

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