Calcio per bambini
tra Green pass e vaccini

Non è solo il calcio dilettantistico a essersi visto modificare i piani. La situazione , ha scombussolato anche i programmi delle squadre giovanili

Non è solo il calcio dilettantistico a essersi visto modificare i piani in questo inizio di 2022. La situazione epidemiologica che sta investendo il Paese con la quarta ondata, ha scombussolato anche i programmi delle squadre giovanili, sia del Settore giovanile e scolastico (Allievi e Giovanissimi) che dell’Attività di Base (Esordienti, Pulcini e Primi Calci).

Nel calcio dei “grandi” qualche squadra con l’avvento del nuovo anno ha già iniziato a sudare sul campo, in attesa della ripresa dei campionati fissata – al momento - per domenica 23 gennaio. Nonostante l’invito arrivato da parte della federcalcio lombarda di non svolgere sedute di allenamento per i settori giovanili, anche diverse società hanno convocato i propri giovani calciatori per svolgere gli allenamenti.

«Il nostro era un invito, non un obbligo – esordisce Donato Finelli, delegato comasco del Lnd-Figc -. Come tale, ogni società può muoversi come meglio crede, sappiamo che diverse squadre si stanno allenando. Da parte nostra e vista la situazione pensiamo che sia più corretto avere un po’ di cautela soprattutto con i più giovani. Motivo per il quale abbiamo già sospeso e vietato le amichevoli e gli allenamenti congiunti».

Campionati quelli del settore giovanile dove non si ha ancora una data certa per l’inizio del girone di ritorno: «Stiamo aspettando qualche informazione sul giorno della ripresa da parte del Comitato regionale. Per ora non c’è nulla di ufficiale, ma per i regionali si tenterà di tornare in campo, ma sarà difficile, il 23 gennaio – continua Finelli -. Per i provinciali invece penso si possa slittare di qualche settimana ancora, verosimilmente a febbraio».

Mondo del calcio giovanile che, prima di emettere un’ufficialità sulla ripresa dei campionati, attende anche qualche decisione che arriverà a breve in ambito scolastico: «Se le scuole dovessero riaprire in presenza sarà più semplice ripartire anche per noi. Ma attendiamo perché anche in ambito scolastico c’è, per ora, un po’ di incertezza – spiega il Delegato provinciale -. E’ chiaro però che se si dovesse tornare in classe in presenza, di conseguenza ci sarebbe più via libera anche da parte nostra».

A tener banco, poi, in questi giorni è l’introduzione a partire dal 10 gennaio del Green pass rafforzato per poter praticare l’attività sportiva di squadra all’aperto: «Per gli adulti questo non è un problema vista l’alta percentuale di vaccinati – analizza Finelli-. Diverso è invece il caso per quanto riguarda i più giovani, con tanti ragazzi che ancora non hanno ricevuto la prima dose, ma questa è stata una scelta dello Stato e noi abbiamo dovuto adeguarci».

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