Calcio dilettantistico, si ricomincia
La speranza è che sia la volta buona

Da domenica è campionato, dall’Eccellenza alla Seconda categoria

Con rinnovata speranza suffragata dalle prime partite ufficiali disputate senza particolari intoppi legati al Covid-19 tra Coppa Italia e Lombardia, ma con un pizzico di timore dettato dall’impronosticabile quadro epidemiologico, anche i campionati di calcio dilettantistici sono pronti a ripartire domenica alle 15.30 con la prima giornata.

Positivo

Ma messa da parte, con un briciolo di positività, la paura che una quarta ondata di contagi possa piombare in Italia e il calcio non professionistico si veda costretto a fermarsi per la terza stagione consecutiva, è tempo - vista l’ampia diffusione del vaccino tra i giovani, l’adozione del Green Pass e l’uso dei tamponi per disputare partite ufficiali - di pensare nuovamente in positivo.

È scontato, poi, che quelli in partenza non saranno i soliti campionati dilettantistici: l’assenza dai campi di calcio per quasi due anni – nella scorsa stagione (eccezion fatta per l’Eccellenza che per decretare la promossa in serie D creò un mini-campionato primaverile) si disputarono solo le prime tre giornate – sicuramente scompaginerà i pronostici della vigilia e le sorprese saranno all’ordine del giorno.

L’eccezionalità della situazione inoltre metterà il calcio davanti a un unicum nella sua storia. Sarà quindi interessante osservare le problematiche che un calciatore non professionista dovrà affrontare alle prime gare ufficiali dopo la lontananza così prolungata dai campi e dalla partita con qualcosa in palio. Si è giocata la Coppa ma, si sa, il campionato con la sua foga e i suoi ritmi è tutt’altra cosa.

Ripartenza

È un calcio comasco che però si affaccia alla ripartenza un po’ malaticcio: nessuna formazione della provincia sarà presente in serie D, solo due le squadre, Mariano e Pontelambrese, prenderanno il via in Eccellenza e tre, Alta Brianza, Arcellasco e Castello (una in meno rispetto alla scorsa stagione, dopo il declassamento in Prima categoria del Fenegrò), parteciperanno al campionato di Promozione. Numeri che sono un’istantanea che certifica la crisi, rispetto al recente passato, del nostro movimento.

Numeri

Ma, al di là dei numeri, il calcio comasco ha fame di campo, dopo il primo stop del febbraio 2020 in cui si era pronosticata una moria di squadre, con oltre il 30% delle formazioni che sembravano vicine al fallimento.

Tutto smentito dai fatti: a quasi due anni di distanza, la situazione è molto più rosea delle previsioni catastrofiche che frettolosamente furono fatte. Il quantitativo delle formazioni comasche iscritte ai campionati dilettantistici è pressoché identico a quello prepandemico e tra addetti ai lavori, giocatori e allenatori impera la fiducia che la normalità possa tornare anche su un campo da calcio.

Dunque ci siamo, anche il movimento dilettantistico è finalmente pronto a ritornare, con la speranza che si torni a riparlare di campo, di gol e di classifiche, mettendo così da parte questa brutta pagina di storia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA