Como, Banchini s’affida a Ganz
«Deve arrivare almeno a 15 gol»

Alla vigilia della ripresa, il tecnico carica l’ambiente in vista della gara con il Gozzano: «La nostra prima motivazione è trovare in casa una vittoria che ci manca dal 20 ottobre».

L’obiettivo è subito chiaro, battere il Gozzano. Il 2020 del Como e di mister Banchini si apre con un compito che è quasi un obbligo, «la nostra prima motivazione è questa, trovare in casa nostra una vittoria che ci manca dal 20 ottobre».

Da quasi tre mesi. Di cui uno, però, senza campionato. E questa lunga sosta è servita per riposarsi, per riflettere, per ricaricarsi ma anche tanto per lavorare. «Sull’aspetto mentale soprattutto – spiega il mister del Como presentando il primo impegno del girone di ritorno-, per imparare ancora di più ad avere il controllo delle situazioni, la consapevolezza di quello che sappiamo e possiamo fare. E la concretezza, soprattutto in fase realizzativa. Perchè in fondo all’andata abbiamo completamente sbagliato solo un paio di volte, una parte della gara con il Novara e la partita con la Pro Vercelli».

«Ci mancano solo 2 punti»

Un Como che renda di più, che sappia far fruttare le esperienze positive e negative del girone di andata, trasformandole in gol e punti. Questo si aspettano tutti. «In ogni caso, avevo previsto come buon risultato poter arrivare a metà stagione con 25 punti, ce ne mancano solo due», che sono facilmente rintracciabili rivedendo quello che è accaduto. Anzi, avrebbero potuto essere sicuramente più di due.

Ma adesso conta solo quello che c’è davanti, «perchè il girone di ritorno può essere molto diverso, soprattutto per le squadre di classifica medio-bassa. Quindi stiamo molto attenti a questo impegno con il Gozzano, anche perchè dopo le soste possono sempre esserci risvolti imprevedibili, anche loro hanno perso per strada qualche punto che si sarebbero meritati».

Ma il “focus” - come ormai al Como dicono tutti, in linguaggio gandleriano – è vincere a tutti i costi questa partita. Che tra l’altro non sarà prova di novità e cambiamenti. Mancano Raggio Garibaldi e Bovolon squalificati, mancano ancora gli infortunati Gatto e Loreto, ma rischia di non esserci neppure Gabrielloni, che ha avuto in questi giorni un problema di affaticamento muscolare, una contrattura che gli ha impedito di allenarsi per qualche giorno. Difficile che possa giocare.

«Trovare le soluzioni giuste»

Qualche problema anche per Toninelli, fermatosi un giorno per un attacco di febbre. «Ma l’abilità di un allenatore sta nel trovare le soluzioni giuste in ogni condizione, in fondo questa è una settimana normale, con problemi che possono capitare durante l’anno».

Ed ecco allora che da oggi, così come sarà per tutto il girone di ritorno, le sorti del Como dipenderanno anche dalla crescita individuale di ciascun giocatore, compresi i più giovani. Ragazzi come Celeghin, come Peli, «sono tutti cresciuti dall’inizio della stagione, i giovani e non solo. La mia convinzione di poter fare un girone di ritorno migliore dal punto di vista dei risultati si basa anche su questo, oltre che sulle tante cose positive viste nel girone di andata. Punti di forza da cui possiamo ripartire con molto ottimismo».

Crescita che ha riguardato e dovrà continuare a riguardare anche gli attaccanti, pensando alla necessità di segnare di più. E Banchini ne ha parlato spesso, pensando per esempio a Ganz, «che si è adeguato sempre meglio a un modo di giocare per lui un po’ diverso dal passato. Ha fatto cinque gol nell’andata, io gli ho detto che deve arrivare almeno a quindici, perchè può farlo».

L’occasione per ricominciare a segnare è già qui.

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