Como calcio
Lunedì 21 Febbraio 2011
Como, che momento
Le ragioni di uno sprint
Piedi per terra e niente illusioni. Ci sono dieci partite ancora da qui alla fine. C'è da celebrare, però, una miniserie positiva che ha un valore importante, al di là dei punti in senso stretto
RISULTATI - Sette punti in tre partite. O se si preferisce, otto in quattro gare. Perchè dopo la brutta partita di Crema a metà gennaio il Como pareggiò in casa con l'Alessandria prima di fermarsi e riprendere la corsa a Reggio Emilia. E' la serie positiva migliore dall'inizio del campionato. Accadde solo un'altra volta, a cavallo tra novembre e dicembre, di vincere due partite consecutive, in casa con la Salernitana e a Monza.Due vittorie precedute dal pareggio esterno a Pagani. Questa ultima serie di febbraio, però, è senza ombra di dubbio figlia di partite migliori, di prestazioni più autorevoli e convincenti, di gare in cui il pallino del gioco e le occasioni sono state davvero in maniera evidente più a favore del Como. Una linea continua di partita in partita che non era stato possibile vedere praticamente mai nel girone di andata.
I GOL - Mai successo di segnare tre reti nella stessa partita al Como di quest'anno, ma tantomeno di segnarne sei in tre gare consecutive. E' questo se vogliamo il dato ancora più significativo. Una continuità concindente nei gol e nei risultati, che è ovvia perchè se non si segna non si vince. Ma che per questo Como così tanto ovvia non era. Da sottolineare anche il ritorno al gol di Maah, dopo la rete di Bardelloni di domenica scorsa. Niente di strano che gli attaccanti vadano in gol, ma nel Como non è successo per tre mesi, novembre, dicembre e gennaio.
IL MERCATO - Decisivi gli interventi del mercato? Si farebbe un torto a chi già stava qui prima dicendo un netto sì. Di certo c'è stato, almeno per quello che si è visto in queste prime partite, un contributo importante da parte di chi si sta inserendo bene in queste domeniche. Questione di equilibri, di tasselli che mancavano, di uomini più giusti nei posti più giusti. Evidente per esempio l'altro giorno il contributo di Filippini proprio negli episodi dei gol, importante il sostegno in attacco di Germinale, e la squadra tutta sul campo si muove meglio.
AI POSTI GIUSTI - Poi ci sono altre situazioni da non sottovalutare. Una su tutte, la difesa che per settimane ha dovuto schierarsi in "emergenza", con centrali che non lo erano, esterni sinistri a trasformarsi in destri, squilibri che inevitabilmente si pagavano, direttamente o meno. Avere Franco, ad esempio, libero di sfruttare le sue qualità è un vantaggio non da poco. Ma non c'è solo lui. Il maggior equilibrio giova a evidenziare meglio le doti di tanti pezzi forti di questo gruppo, compresi i centrocampisti come Filipe, la colonna Riva, e l'inossidabile Ardito.
LA SOCIETA' - Questo è un tasto che più di un giocatore ha toccato l'altro giorno dopo la vittoria. La tranquillità societaria, la maggior vicinanza dei vertici, l'acquietarsi di voci e trattative, e tutto quello che si portavano di contorno, ha giovato. In maniera visibile. L'ambiente è più sereno, in campo c'è meno tensione. E i risultati sono anche frutto di questa tranquillità.
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