Scossa Brevi-Di Bari
Incidente diplomatico

Tutto per una battuta del presidente: "Ah, magari andiamo avanti in panchina con Brunner sino alla fine. Se non altro per un motivo di scaramanzia...". Brevi furioso, il presdiente: "Era una battuta"

n.nenci

Fulmine a ciel sereno. Incidente diplomatico all'interno del Calcio Como. Forse (anzi, probabilmente) già rientrato. Ma che avrebbe potuto avere esiti clamorosi. Tutto per una battuta del presidente del Como Antonio Di Bari, pronunciata lunedì e riportata ieri dal nostro giornale. Chiamato a un commento sul brillante andamento della squadra, e tirato per i capelli sull'argomento Brunner, Di Bari se ne era uscito così: «Ah, magari andiamo avanti in panchina con Brunner sino alla fine. Se non altro per un motivo di scaramanzia...». Venutolo a sapere nel pomeriggio di ieri (Brevi non era a Como e non aveva letto i giornali), l'allenatore è andato su tutte le furie. A sentire personaggi bene informati, vicini all'allenatore, Brevi sarebbe stato fuori di sè al punto di minacciare le dimissioni. Ha parlato con esponenti della società, ma non con il presidente che era in viaggio verso Roma dove deve discutere la faccenda del credito sportivo che il Como aspetta di veder riconosciuto. Nel tardo pomeriggio, grazie anche all'opera di mediazione dei collaboratori di Di Bari, la cosa è rientrata. Anche se Brevi e Di Bari non si sono ancora sentiti, lo faranno questa mattina per chiarirsi in maniera definitiva. Intanto ieri, proprio per la questione allenatori non abilitati, Di Bari ha beccato 60 giorni di inibizione più una multa (alla società) di 3500 euro.

Como calcio

Martedì 29 Marzo 2011

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