Como calcio
Mercoledì 28 Settembre 2011
Toledo, il "fenomeno"
che fa sognare Como
Il brasiliano ha destato grande impressione contro la Reggiana. "Mi ispiro a Ronaldo"
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Arrivato in Italia al Perugia dodici anni fa, quando aveva diciannove anni, ha cambiato molte squadre, fermandosi per più di una stagione solo a Catanzaro, tra C1 e C2 nel biennio 2002/2004.
Prima, il contratto con il Perugia nel '99, la parentesi in Grecia, il ritorno in Italia a Rieti. Dopo Catanzaro, Udinese, Napoli, Ascoli, Cisco Roma, Taranto, Ravenna, Pro Patria, ancora Ravenna, Triestina e Cremonese.
Prima, in Brasile, Toledo ha vissuto un'infanzia su campi di calcio quasi sempre improvvisati: «Da piccolo non facevo altro che giocare e mi è servito: non sono cresciuto in un settore giovanile, ma sulla strada. Quella passione che avevo da bambino non si è esaurita: la domenica gioco con lo spirito leggero di un tempo».
Come si è creato questo patrimonio tecnico?
«Quando ho cominciato a giocare sul serio, ho sempre guardato i grandi campioni. Osservo molto, cerco di rubare qualcosa ai più forti».
Esempi?
«Ronaldo è stata una grande fonte di ispirazione. È stato un fenomeno, il più forte di tutti. L'ho sempre considerato un grande esempio come giocatore».
Leggi l'intera intervista a Toledo su La Provincia di giovedì 29 settembre
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Como: parla Toledo