Il Como sembra
in mezzo alla strada
 

Comaschi dileguati, auenti di capitale teorici: il piatto piange: chi lo salverà?

COMO - Ahi ahi, il Como pare davvero in mezzo a una strada. Dopo una giornata convulsa, in cui sono sprecate indiscrezioni vare false o presunte, quello che pare chiaro è che la situazione è incastrata sul duopolio Di Bari e Rivetti e che c'è urgenza di denaro fresco entro fine anno per far fronte alle scadenze.
All'aumento di capitale hanno partecipato, ma in modi differenti, Binda, Rivetti e Di Bari. In realtà quest'ultimo ha solo partecipato per un 30% rispetto al necessario, trasferendo capitali di finanziamento in capitale sociale. sostanzialmente ha rinunciato a del denaro lasciandolo in società. Ma vedendo ridotte le sue quote a circa il 30%. Rivetti, che ha partecipato a sua volta sfruttando capitale già presente, ha ora il 67%. Binda ha ricapitalizzato, Corti no. Ma se volete sapere quanto denaro fresco è entrato nelle casse del Como, si legga alla voce 5000 euro. La ricapitalizazzione di Binda. Tanto casino per (quasi) nulla. La situazione resta bloccata.
Rivetti è stato "tradito" in qualche modo dalla cordata comasca, che gli aveva promesso intervento prima di giovedì. Invece, si è trovato spiazzato. del resto, la "Due Diligence" ha dato esito negativo. Nei conti del Como ci sono passaggi che non hanno convinto i professionisti che studiavano la situazione. Ma anche qui c'è stato un colpo di scena. Perché mentre ieri la cordata comasca ha mandato una lettera di ritiro dalla scena a Lanzara, una parte di questi imprenditori ha invece deciso di incontrare comunque Rivetti per salvare il salvabile. Rivetti è imbufalito, si sente tradito. Ma il direttore generale in pectore Papa cerca di radunare le truppe rimaste per far fronte alla situazione. Su tutto, resta la figura di Savino Tesoro. Che mentre a Como scoppia la guerra mondiale, organizza la cena di Natale al Casinò di Campione, strappando una possibile sponsorizzazione. Sarà, ma è sempre più evidente che Rivetti lo possa aiutare solo lui. Oppure via libera a Di Bari.

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